cultura

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La storia fa nascere tutto da un’istantanea scattata ad un edicolante rattristato della notizia della morte del presidente Roosevelt che poi venderà alla rivista “Look”. Inizierebbe così, a soli 17 anni, l’avventura artistica di Stanley Kubrick, destinato a diventare uno dei grandi geni del cinema. Ma prima che il genio diventi veramente genio c’è un’avventura vissuta insieme alla propria macchina fotografica, passione che ereditò dal padre assieme al gioco degli scacchi: scatti in bianco e nero dal sapore neorealista, rubati nelle strade newyorchesi del dopoguerra. Ed è questa avventura che fino al 25 agosto si può rivivere nel sottoporticato di Palazzo Ducale a Genova attraverso una mostra, ‘Stanley Kubrick fotografo’, che mette in luce un talento finora inesplorato.


In esposizione ci sono 160 fotografie, realizzate tra il 1945 e il 1950, stampate dai negativi originali conservati nella Look Magazine Collection. Storie di personaggi celebri come Rocky Graziano o Montgomery Clift, inquadrature di una New York che lottava per diventare la nuova capitale del mondo, della giovane borghesia universitaria della Columbia University accanto alla vita precaria dei piccoli lustrascarpe agli angoli delle strade, a quella degli artisti del circo e a istantanee dal vago sapore poliziesco. Un’occasione insomma per conoscere le radici della creatività di colui che sicuramente sarebbe diventato un fotografo di prima grandezza, se non avesse improvvisamente lasciato questo lavoro per girare il film 'Paura e desiderio', nel 1953, primo lungometraggio di una straordinaria avventura da regista. Ma quella è tutta un’altra storia.