Sessantatre milioni di utile: si chiude così il bilancio 2012 del gruppo Carige, approvato dall’assemblea dei soci. Un risultato che deve scontare il peso del comparto assicurativo, visto che l’utile della sola parte bancaria ammontava a 185 milioni. “E’ stata un’assemblea vitale e partecipata, come è giusto che sia”, dice Ennio La Monica, Direttore generale del Gruppo Carige. La decisione più importante è stata quella di ricapitalizzare il gruppo per 800 milioni, senza chiedere un aumento di capitale agli azionisti ma cedendo il comparto assicurativo (senza lasciare nessuno a casa, garantisce la dirigenza) e la partecipazione in Autofiori. Una scelta legata al nuovo ruolo europeo del gruppo, dopo che Carige è stata riconosciuta come una delle banche sottoposte a vigilanza europea.
Non solo Europa, Carige guarda anche al resto del Paese, visto che questa assemblea è stata la prima che ha visto la presenza di Carige Italia. “E’ un passaggio importante. Carige Italia raccoglie gli investimenti fatti fuori dalla Liguria e i risultati stanno già cominciando ad arrivare”, dice La Monica.
I gruppi bancari italiani ed europei hanno affrontato mesi difficili. “E’ un andamento che ci accomuna a tutto il sistema bancario italiano ed europeo. Preoccupa anche noi, ma la cosa importante è che gli azionisti sappiano che i nostri numeri sono solidi e che siamo fiduciosi sul fatto che le azioni riprenderanno il loro valore”, ha concluso La Monica.
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