Un incidente ferroviario avvenne nella notte del 9 aprile 2010 sotto il cavalcavia autostradale di Recco, durante la manutenzione della massicciata ferroviaria, e cinque operai di una ditta esterna al gruppo Fs rimasero feriti.
Per quell'incidente, tre dipendenti di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) sono imputati per lesioni colpose, pericolo di disastro ferroviario e incendio. Sono difesi rispettivamente dagli avvocati Giovanni Penco e Massimo Boggio di Genova e Roberto Marallo di Chiavari.
L'inchiesta è stata coordinata dal pm Luca Scorza Azzarà. Oggi nel corso dell'udienza preliminare davanti al gip Silvia Carpanini, Rfi, assistita dall'avvocato Enrico Scopesi, si è costituita come responsabile civile perché citata dalla parte lesa che riportò le ferite più gravi.
L'udienza è stata poi rinviata al 27 maggio. Secondo la dinamica ricostruita dagli investigatori, il locomotore che trainava alcuni mezzi per i lavori era in attesa sul binario di precedenza, prima del via libera, ma una volta partito uscì dai binari andando a sbattere contro il muro divisorio della galleria con un conseguente urto tra loro dei mezzi trainati.
Dai macchinari fuoruscirono circa 900 litri di olio che prese fuoco sprigionando un denso fumo.
Cronaca
Ferrovie, treno deragliato: udienza Gip per tre imputati
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