Cronaca

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L’annunciato colpo di coda dell’inverno c’è stato e molto pesante con tanta neve – più di mezzo metro nelle vallate – dal Trebbia all’Aveto, dalla Valle Stura alle Valli Polcevera e Scrivia e a quelle del levante con un manto di 40 centimetri a Busalla e nelle zone pianeggianti dell’entroterra. Dal pomeriggio di ieri sono entrati in azione i mezzi spargisale e gli spazzaneve della Provincia di Genova che coordinati dal commissario Piero Fossati e dallo staff della viabilità dell’ente hanno continuato gli interventi, ancora in corso, per tutta la notte per sgomberare le carreggiate e liberarle anche dagli alberi abbattuti dal peso della neve, dal vento e dal gelo.


Alle 4 del mattino era stato chiuso, proprio per questa ragione un tratto della provinciale 586 della Val d’Aveto – all’altezza della località Squazza, tra il passo della Forcella e Borzonasca - riaperta poi intorno alle 8 quando le squadre della Provincia hanno concluso le operazioni di sgombero di rami e tronchi. Problemi per alberi caduti un po' ovunque: ancora in corso gli interventi per riaprire la provinciale di Davagna, mentre sono stati completati quelli, sempre per cadute di alberi, sulla provinciale della Bocchetta. Durante la notte è stata anche liberata, con intervento congiunto degli spazzaneve della Provincia di Genova e di Alessandria, un’auto con due passeggeri a bordo sulla provinciale 4 di Praglia, rimasta bloccata perché viaggiava, contrariamente agli obblighi invernali, senza catene.

Oltre alla neve che in molte zone dell’entroterra continua a cadere, il maltempo ha provocato anche una frana dal versante sulla provinciale del Facciù (una delle due che collega Moneglia con l’Aurelia) e il tratto interessato è stato chiuso. Transitabili tutte le principali arterie della viabilità provinciale, sono invece state chiuse l’ultima parte della provinciale del Faiallo, a mille metri di quota tra la valle Stura e l’entroterra savonese, della provinciale di Olbicella, nella stessa zona, di Alpepiana e del Penna in Val d’Aveto e il passo del Biscia sulla provinciale della Val Graveglia. “Sono tratti montani senza abitazioni né attività commerciali o produttive e tutti con possibilità di percorsi alternativi - ricorda il commissario Fossati - inseriti nel programma provinciale, concordato con gli altri enti locali e imposto dai pesantissimi tagli al nostro bilancio, per concentrare i primi interventi di uomini e mezzi sulle direttrici principali, le più frequentate ed essenziali per i collegamenti delle vallate. Appena possibile, come sempre, i nostri mezzi libereranno anche questi tratti al momento chiusi.”


La Provincia ricorda l’obbligo di viaggiare con le catene a bordo sino al 31 marzo prossimo su tutte le strade provinciali dell’entroterra e dell’Appennino. “Una misura assolutamente necessaria - dice Piero Fossati - per la sicurezza della viabilità, come ha dimostrato il nostro intervento di questa notte a Praglia, e per non ostacolare con veicoli senza catene bloccati sulle carreggiate, il passaggio dei mezzi di soccorso ed emergenza e gli interventi degli spazzaneve e spargisale”.