"L'Europa di oggi non piacerebbe a Mazzini perché è lontanissima da quella che lui voleva: mirata a costruire l'uguaglianza e il benessere inteso come educazione della comunità": lo ha detto il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Peluffo a margine della cerimonia in cui ha deposto una corona in memoria del 141/mo anniversario della morte di Giuseppe Mazzini questa mattina nel cimitero monumentale di Staglieno, a Genova.
"Mazzini capì che con un modello politico puramente internazionale non ci sarebbe stato il controllo democratico, lo sviluppo dei popoli - ha sottolineato -. Identificò in un atto romantico l'idea della nazione come il luogo dove si può esercitare il controllo".
"Oggi chi controlla le azioni degli organismi sovranazionali che ormai producono l'80% delle leggi che dobbiamo seguire? - ha chiesto Peluffo -. Troppi processi decisionali oggi sfuggono al controllo dell'opinione pubblica, Mazzini aveva visto il rischio proponendo un modello: non buttiamo via le nazioni, costruiamo gli Stati, usiamoli democratizzandoli, costruendoli in modo partecipativo per rendere efficace il controllo sulle decisioni".
"Mazzini capì che il socialismo e il comunismo avrebbero portato l'Europa a una catastrofe così come il liberismo esasperato, che lui criticò per primo", ha concluso.
Politica
Peluffo: "L'Europa di oggi non piacerebbe a Mazzini"
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