La crisi si è fatta sentire nel porto di Savona che ha chiuso il 2012 con un meno 10 per cento. Aumento del 5,6% nel settore delle rinfuse solide, con un +10% per il comparto carbone. I container hanno perso il 55 per cento. Il settore dei cereali conferma una flessione del 30%.
Per le rinfuse liquide, si registra un calo del 5% per raffinati e biocarburanti, sostanzialmente da imputarsi alla situazione di recessione nell’area dell’euro, mentre risulta stabile l’importazione del greggio (-0,75%). Il comparto dei contenitori ha risentito principalmente della razionalizzazione delle rotte e dei servizi da parte delle compagnie di navigazione generando una contrazione dei volumi pari al 55%.
La flessione nel settore delle crociere, registrata a inizio anno in seguito all’incidente all’Isola del Giglio, è stata parzialmente riassorbita e si è fermata al -14% (811mila passeggeri), mentre i traghetti si attestano a +10% (396 mila), con una movimentazione totale di passeggeri che supera quota 1 milione e duecentomila unità.
Cronaca
Il porto di Savona chiude il 2012 con meno 10% di traffici
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