Cronaca

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L'attenzione degli investigatori che indagano sul sequestro di Andrea Calevo potrebbe essersi concentrata su un gruppo ristretto di persone. Lo fa intuire il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce. "Il cerchio delle indagini si è ristretto ancora e ci stiamo concentrando su alcune figure. Ma la soluzione del sequestro non è vicina", ha detto ieri il procuratore al termine della quarta giornata di indagini.

Oggi Di Lecce ha dichiarato: "Ci sono possibilità che Andrea Calevo sia ancora vivo. Lo stiamo cercando ovunque, l'area geografica è estesa, i familiari dopo cinque giorni devono continuare ad avere speranza".


Gli inquirenti, che hanno ristretto il campo d'indagine, si sono concentrati su un gruppo di stranieri. Si apprende da fonti investigative. Si spiegano così le perquisizioni compiute tra ieri ed oggi in campi nomadi e in abitazioni di pregiudicati extracomunitari, anche se sono state controllate le case di pregiudicati italiani

Non si esclude anche la pista della 'Ndrangheta. Calevo non si sarebbe infatti piegato ad avere rapporti con imprese amiche delle cosche.


Intanto si mobilita la popolazione. 'Liberate Andrea', così recitano i cartelli affissi nel borgo e nelle piazze principali di Lerici, realizzati dai cittadini e dai commercianti, per chiedere il ritorno a casa di Andrea Calevo.

E stasera, alle 20, si terrà la fiaccolata ad Arcola, organizzata dal Comune dove ha sede la ditta di Calevo, in località Romito Magra.