Cultura e Spettacoli
Tutto pronto per la 313esima edizione della fiera della Rovere
4 minuti e 8 secondi di lettura
Tonerà il 2 e 3 febbraio anche nel 2013 (questa volta di sabato e domenica), come sempre da 313 anni, la fiera della Rovere (o fiera della Candelora), il mercato tradizionale all’aperto più caratteristico del ponente ligure che, con oltre tre secoli di storia, rappresenta un punto di riferimento essenziale per il commercio e le tradizioni popolari di San Bartolomeo al Mare e del golfo dianese. Storicamente legata all'inizio della stagione agricola, mantiene ancora oggi l'impostazione originaria, nella quale grande spazio è dato alla vendita di attrezzi per l'agricoltura, animali da allevamento e da cortile, sementi.
Anche per l’edizione 2013, la fiera della Rovere proporrà tante novità, iniziative ed eventi collaterali. Tra queste, i dolci e le gastronomie tipiche del Carnevale (nel 2013 le date della fiera coincidono con l’apertura del Carnevale), l’artigianato ligure (con la presenza di un gruppo di 14 artigiani coordinati dall’Associazione A Draira di Apricale, che lavoreranno sul posto e interagiranno con il pubblico e in particolare con i bambini), il concorso artistico riservato ai bambini delle scuole elementari e – per la prima volta – la gara di canto del gallo (domenica 3 febbraio ore 05:30), con almeno una ventina di partecipanti che verranno misurati per durata del canto e per numero di canti.
Come negli ultimi anni, la fiera occuperà tutta la zona compresa tra il Lungomare delle Nazioni e il Santuario di Nostra Signora della Rovere, per un totale di circa un terzo della superficie del centro cittadino. Confermata la suddivisione per aree tematiche rappresentate da colori diversi:
nell'Area Blu confluiranno più di 260 bancarelle di commercianti ambulanti, che metteranno in vendita le merci più varie
sempre protagonisti saranno gli animali: asini, ovini, cavalli, mucche, animali da fattoria e da allevamento saranno collocati nell'Area Marrone all'interno dell'uliveto della Rovere
accanto alla fiera classica, spazio anche alle tipicità alimentari locali, regionali e italiane con “Arti e Sapori della Rovere”, nell'Area Arancione
l'Area Verde ospiterà le piante, i fiori e le attrezzature agricole
l'Area Fucsia infine sarà dedicata agli stand di educazione ambientale, laboratori e fattorie didattiche.
Previsti anche diversi eventi collaterali curati dall'Ufficio Turismo IAT di San Bartolomeo al Mare e, in particolare, escursioni a piedi, escursioni a dorso d'asino, visite guidate alla scoperta del patrimonio storico della città, laboratori e altre novità ancora in corso di definizione.
La Storia
La fiera della Rovere (o fiera della Candelora) si svolge tradizionalmente il 2 e 3 febbraio presso il Santuario della Madonna della Rovere di San Bartolomeo al Mare. L'evento, le cui origini risalgono al XVII secolo, costituisce un momento di notevole importanza economica, sociale e religiosa, fortemente legato alla tradizione commerciale del golfo dianese e dell'intera valle Steria e rappresenta uno degli appuntamenti etnografici più caratteristici dell’intero ponente ligure.
La fiera, dal punto di vista economico, segna un passaggio tradizionale nell’ambito delle occupazioni agricole: è da poco terminata la stagione olivicola, si ha una chiara situazione della annata e si impostano i lavori per la primavera: acquisto di alberi da frutto, di concime, di animali da lavoro e si stipulano contratti di vendita e di esportazione d’olio. Tant'è che una delle figure maggiormente presenti ed emblematiche alla fiera era proprio quella del notaio, incaricato della stipula dei nuovi contratti. Attualmente la fiera della Rovere ospita circa 260 stand di vendita più lo spazio dedicato alle leccornie regionali (60 stand), lo spazio dedicato al bestiame e l’area didattica ludico ambientale per i ragazzi.
A livello sociale, una fiera così grande ed importante rappresenta un appuntamento imperdibile poiché in passato creava occasioni di affari di diversa natura e di incontro fra la gente della costa e quella dell'entroterra, tra gli abitanti del ponente ligure e i pastori, agricoltori e ricchi commercianti del basso Piemonte e del savonese.
Dal punto religioso costituisce un sentito momento devozionale, in riferimento al Santuario della Madonna della Rovere, luogo di culto ed anticamente di pellegrinaggio da tutta la Liguria ed il basso Piemonte, situato nei pressi della fiera. La solenne celebrazione religiosa del 2 febbraio ha poi un indiscutibile risvolto ancestrale per la sua funzione di purificazione, fra le festività invernali - inframmezzate dal Carnevale - prima della lunga Quaresima. Il 2 febbraio la Chiesa cattolica celebra la presentazione al Tempio di Gesù, popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti", come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi. La festa è anche detta della Purificazione di Maria, perché, secondo l'usanza ebraica, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi: il 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù.
Ultime notizie
- Un tuffo d'inverno: tutti i cimenti in Liguria da domenica 15 dicembre, il calendario
- Tribunale minori di Genova lancia l'allarme: "Pochi magistrati"
- Nuvole e qualche piovasco per il sabato ligure: le previsioni 3B Meteo
- Savona approva il bilancio da 69 milioni di euro per il 2025: cosa prevede
- Un pinocchio di metallo di sette metri per gli 800 papà separati liguri
- Vieira: "Siamo fiduciosi, col Milan vogliamo giocarcela fino al 95'"
IL COMMENTO
La doppia svolta di Piciocchi: città e assessori, si cambia
Quello spot di Autostrade che stride così tanto