Cronaca

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“E’ una piaga che corrode l’anima e la mente di giovani e adulti promettendo una vita facile distruggendo la persona e la sua esistenza”: sono le parole con cui l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco ha definito oggi il gioco d’azzardo, diventata una vera e propria malattia sociale con dati che fanno paura: in Italia nel 2011 sono stati spesi circa 80 miliardi di euro, il 30% in più dell’anno precedente, il che ci pone in questo campo al primo posto in Europa e al terzo a livello mondiale. E la nostra regione purtroppo è in prima fila: il 47% dei liguri tra i 15 e 18 anni nell’ultimo anno ha giocato almeno una volta contro una media nazionale del 39%. Sotto accusa gratta e vinci, superenalotto e slot machines.


Ed è proprio per sensibilizzare la popolazione contro questa vera e propria malattia sociale che Asl 3 e Fondazione antiusura santa Maria del soccorso hanno realizzato un vademecum per mettere in guardia e reagire contro il dilagare del gioco d’azzardo: stampato in diecimila copie verrà distribuito nei Sert, nei punti Asl, nelle parrocchie e tra le varie associazioni. Anche se il paradosso è che dal gioco d’azzardo lo stato incassa cifre enormi non facendo nulla per calmierarlo. Nel 2002 il totale d'affari era di 12 miliardi con una tassazione al 30%. Oggi che siamo su un valore di 80 miliardi la tassazione è scesa al dieci: “Credo sarebbe una bella cosa – ha detto l’assessore regionale alla Sanità Claudio Montaldo – negare l’autorizzazione alla nascita di nuove strutture atte ad ospitare il gioco cominciando parallelamente una riduzione di quelle già esistenti”