La tensione all'interno del Comune di Genova sul caso Gronda ormai non la nega più nessuno. E così a tre giorni dalla conferma data dal sindaco Doria ai microfoni di Primocanale, a Tursi, sono scattate le prove di ricucitura.Il primo cittadino aveva detto: "Per la Gronda tempi lunghi". Poi l'uscita della sinistra radicale: "Se parte l'opera non usciamo dalla maggioranza". A seguire l'ultimatum Pd: "Se non si fa ce ne andiamo noi".
Rischio di rottura elevato, dunque. La pensano così in molti, tra questi anche il presidente Burlando: "Doria rischia la fine di Prodi". E il primo cittadino che fa? A Primocanale dice: "Non sottovaluto ogni minaccia possibile alla tenuta della mia maggioranza, ma non sono preoccupato".
Da qui la scelta di puntare molto sull'esperienza politica di Gianni Crivello, uomo navigato ex Pci e già al fianco del governatore ligure alle ultime regionali con una candidatura nella lista civica.
A lui, oggi iscritto a Sel la mediazione tra sinistra radicale e Pd. E l'ex presidente del municipio Valpolcevera che ha sempre respinto l'ipotesi zero a Primocanale afferma: "Non possiamo dimenticare i disagi che conteporanemente una gran parte di città dovrà subire per il via di più opere. Al comtempo certe iniziative di proteste di un partito vanno concordate e non condivido i tempi del capogruppo di Sel per contrastare la Gronda in modo così pubblico. Tuttavia non credo che ci sarà una rottura. E' evidente a ogni parte quanto potrebbe essere dannosa alla città una simile prospettiva".
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