I porti italiani chiedono all'unanimità che la Camera modifichi il testo della riforma della legge 94 uscita dal Senato. Con decisione unanime presa dal Consiglio Direttivo dell'Associazione, riunitosi ierii a Genova, Assoporti invierà alla Camera una serie di proposte di emendamento "per rendere la riforma in discussione più in linea con le esigenze e le norme del mercato europeo, e dunque consentire ai porti italiani di essere più competitivi.
Lo hanno spiegato al termine della riunione del direttivo i presidenti delle Autorità Portuali presenti (da Cagliari a Venezia, da Gioia Tauro a Livorno, da La Spezia a Messina) precisando che gli emendamenti richiesti riguardano soprattutto le norme sulla spending review, sui dragaggi, sui piani regolatori portuali.
"Vogliamo dare il nostro contributo affinché Governo e Parlamento colgano l'occasione rendere la portualità italiana competitiva in Europa - ha detto il presidente di Assoporti, Luigi Merlo - evitando di incorrere in errori come quello fatto con la nautica sulla tassa di stazionamento".
Per tutte le Autorità portuali italiane, rendere i porti competitivi e aumentare loro la loro capacità di autonomia significa rendere un beneficio all'intero Paese.
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