
"Diventa quindi necessario - continuano - richiamare alla memoria di tutti come le vicissitudini degli ultimi anni hanno visto i lavoratori del teatro pagare il prezzo delle manchevolezze delle dirigenze succedutesi e delle inadempienze degli organismi che avrebbero dovuto controllarne l’operato, a partire dai Consigli d’Amministrazione".
Un riferimento particolare viene fatto al consigliere Sergio Maifredi, "generoso inventore di ‘soluzioni’ tanto drastiche quanto fantasiose", al quale chiedono "dove si trovasse al momento dell’approvazione dei bilanci e dell’ultimo piano industriale" e "come ha cercato, in qualità di membro del CDA, di scongiurare la crisi, e perché – vista l’inutilità dei suoi interventi - non si è semplicemente dimesso, chiamandosi fuori da responsabilità che, ormai, deve invece assumersi al pari dei colleghi".
Le organizzazioni sindacali restano adesso in attesa dell’apertura del tavolo di concertazione che coinvolgendo Regione, Comune e parti sociali dovrebbe porsi alla ricerca di un percorso realistico ed applicabile verso una soluzione condivisa alla grave crisi che minaccia la sopravvivenza della nostra massima istituzione culturale.
IL COMMENTO
Se l’ex Rinascente diventa un autosilos, a rischio i palazzi che si svuotano!
Se la cultura cambia marcia con lo stesso regista di prima