Cronaca

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"Gli azionisti hanno detto chiaramente che dopo un altro evento come quelli che hanno colpito il Magra e Intermarine negli ultimi anni, l'azienda lascerebbe la nostra provincia".

Giorgio Bucc
hioni, presidente di Confindustria La Spezia lancia l'allarme: "A rischio ci sono 200 posti di lavoro oltre a quelli dell'indotto che sono quasi il doppio. Da anni si parla di lavori di messa in sicurezza del fiume, argini e dragaggio, ma non si fa nulla".

In ballo ci sono anche altre quesioni, come quella del trasferimento di una parte delle attività di Intermarine all'interno delle aree dell'arsenale militare della Spezia: accordo trovato con la Marina Militare, ma tutto è fermo a Roma per problemi a quanto pare burocratici.

"Noi - commenta Bucchioni - siamo abituati a vedere pratiche che attendono mesi prima di passare da una scrivania all'altra, forse per far vedere che ci si ragiona sopra, ma gli stipendi di politici e burocrati arrivano puntuali e allora anche i problemi andrebbero risolti per tempo".