Politica

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L'assalto a Renzi da parte della nomenclatura stagionata del Pd, come hanno rilevato in questi giorni tutti i commentatori dei grandi quotidiani italiani, potrebbe diventare un boomerang per gli stessi. L'unico che saggiamente se ne e' stato zitto e' proprio il piu' interessato, il segretario Pierluigi Bersani. La saggezza padana non si smentisce.

In Liguria che cosa sta accadendo?
Che qui c'e stato un rinnovamento ante litteram
, ma per gran parte si e' trattato di n "rinnovamento vecchio" cioe' preparato a tavolino e condotto con antichi metodi politici dagli oligarchi del partito, tutti in buona parte figli del vecchio e solidissimo Pci genovese e ligure.

Quanto hanno contato davvero i cosiddetti "giovani" Pd nella nostra regione? Poco. Pensiamo alla fine del povero Victor Rasetto. Non sara' n'è Richelieu, n'è Metternich per sua e per nostra fortuna, ma ha provato a fare qualche cosa di diverso durante il modesto esperimento le primarie. Ma c'e riuscito tanto bene che ha vinto un vero outsider come il professor Doria, spinto da una squadra guidata da due comunisti DOC, Silvio Ferrari e Mario Calbi, con una forte aggregazione di giovani e meno giovani.

Ferrari e Calbi hanno saputo esprimere contenuti di rinnovamento non solo di facciata che hanno premiato con un risultato che, anche se i vecchi cercano sempre di piu' di delimitare nei numeri e quindi minimizzare, e' stato assolutamente clamoroso.

I giovani del Pd con magre eccezioni, sembrano tanti D'Alemini e Veltroncelli, senza avere lo spessore dei loro padri. Ma non e' colpa dei giovani. E' che i vecchi stanno loro addosso, timorosi di perdere dopo decenni di potere, le loro forze.

Avete fatto caso a come si commentano i fatti politici della regione? Sempre facendo riferimento a una eminenza grigia o rossa che sta alle spalle. La frase rituale a Genova e in tutta la Liguria e' :"Ma sai chi c' e' dietro?". L'ho persino sentita spifferare per la vittoria di Marco Doria che, secondo alcuni di quelli che sanno sempre tutto avrebbe avuto dietro l'unico politico con la P maiuscolo della Liguria, Claudio Burlando!

Sta a parte il ruolo di Lorenzo Basso. Lui, giovane cattolico democratico, potrebbe dare una fiammata. Ma sta correndo il serio rischio di omologarsi ai padri spirituali.

Per il futuro del Pd, gli auguro di evitarlo.