"In questo momento mi sento male perché ho sempre avuto la tranquillità di poter dimostrare la mia estraneità ai fatti che mi venivano attribuiti. Il mio avvocato ha dimostrato punto per punto l'infondatezza delle accuse mosse dalla Procura Federale, fondate solo su congetture e ipotesi. Ogni prova portata nel procedimento, ha dimostrato chiaramente che non ho agito né per la società, né per la squadra, né per me stesso. Ma allora perché lo avrei fatto? Che senso ha l'accusa e, oggi, la condanna? A questo punto andrò avanti e farò subito ricorso sperando che a qualcuno interessi la verità. Spero che la Corte di Giustizia mi dia ragione".Lo ha detto a tuttomercatoweb l'ex Samp Stefano Guberti dopo la squalifica di tre anni inflittagli dalla Commissione disciplinare nell'ambito del processo su scommessopoli.
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