Agosto freddo, anzi gelido per Federalberghi, che evidenzia un crollo del 29,5% per quanto riguarda le partenze degli italiani in questo mese rispetto allo stesso mese del 2011: saranno solo 15,4 milioni, infatti, i "fortunati" che partiranno per le vacanze ad agosto, contro i 21,9 dell'anno scorso. La debacle turistica di agosto è però il riflesso di un'estate tutta col segno meno: sempre Federalberghi ha reso noto il calo nel giro d'affari complessivo dell'estate 2012, del 22%. "A memoria statistica - spiega il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - non si era mai visto un calo così generalizzato e devastante di uno dei settori che potrebbe, se opportunamente supportato, rappresentare il primo volano per la ripresa economica del Paese. I numeri ci dicono che quasi 6 italiani su 10 rimarranno a casa durante i mesi estivi".
E la motivazione è, chiaramente, da ricercare nella crisi economica: il numero di coloro che quest'estate non faranno una vacanza per motivi economici sale al 51,6%, rispetto al 42,8% del 2011, portando ben 3 italiani su 10 a dichiarare la propria 'poverta' turisticà.
Ecco allora la richiesta di Bocca al governo e al Parlamento di avviare lo stato di crisi del settore, "unico strumento tecnico-giuridico per mettere in moto, auspichiamo, quella scossa indispensabile per definire mezzi e misure dei quali il turismo non può più fare a meno".
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