Anche i nostri amici a quattro zampe potranno presto entrare in tutti i luoghi pubblici, compresi negozi e mezzi di trasporto. Potranno fare il bagno in mare e giocare sulla spiaggia. E in città verrà loro assicurato uno spazio verde per sgambettare. Su questi punti si concentrano alcuni modelli di ordinanze-tipo messe a punto, e inviate a tutti i comuni, in base ad un accordo siglato tra Anci e Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente.Con l'intesa, che riguarda 22 milioni di italiani proprietari di quasi 6 milioni di animali domestici, le città potranno essere ancora più amiche di cani e gatti. L'accordo prevede l'invio ai comuni di ordinanze precompilate, sia per l'accesso nei luoghi pubblici che per le aree verdi che per le spiagge, che sono soltanto da 'firmare'. E per l'estate poi, con apposita ordinanza (che i sindaci dovranno soltanto firmare), sarà possibile aprire le spiagge a cani e gatti.
I numeri dell'abbandono in Italia non sono incoraggianti: la stima del ministero della Salute parla di circa 700mila cani randagi. I cani iscritti all'anagrafe nazionale degli animali d'affezione sono invece 5,8 milioni. Il fondo anti-randagismo è passato da 3,3 milioni nel 2010 a 250mila euro nel 2011. Nell'accordo si parla infine delle "ricadute positive", di "forme più inclusive di accoglienza", specie per i comuni a vocazione turistica.
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