Rivendicato con una lettera recapitata al Corriere della Sera l'attentato a Roberto Adinolfi, colpito a una gamba lunedì mattina a pochi passi dalla sua abitazione di Via Montello. A firmare la rivendicazione la sigla Fai-Cellula Olga, Federazione anarchica informale. La busta, come indica il timbro postale, è partita da Genova. Il testo, lungo 4 pagine, cita alcune frasi dell'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare riferite alle conseguenze del disastro di Fukushima. «Abbiamo azzoppato Roberto Adinolfi, uno dei tanti stregoni dell'atomo dall'anima candida e dalla coscienza pulita».
La Federazione anarchica informale è lo stesso gruppo che a dicembre aveva rivendicato il ferimento del direttore romano di Equitalia con una lettera bomba. Il testo si conclude con l'annuncio di nuove azioni violente e l'invito all'azione a gruppi affiliati: "Con il ferimento di Adinolfi proponiamo una canmpagna di lotta contro Finmeccanica piovra assassina. Oggi Ansaldo Nucleare domani un altro dei suoi tentacoli, invitiamo tutti i gruppi e singoli FAI a colpire tale mostruosità con ogni mezzo necessario".
"Ai miei attentatori non dico nulla. Ora la cosa più importante è che il peggio è passato" ha detto Adinolfi entrando nel portone di casa, prima che si diffondesse la notizia della rivendicazione del suo ferimento. "Ora l'incubo è alle spalle" ha detto piangendo, e riabbracciando uno dei figli.
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