
"E' necessario che tutti quanti noi partecipiamo alla società, ed il primo modo di partecipare alla vita della società è il diritto-dovere del voto" ha detto il l'arcivescovo di Genova. "Deve quindi essere superata, e mi auguro che lo sia, la reazione verso la politica, verso delusioni, verso difficoltà in atto anche molto serie. Non credo che tutto questo si possa superare non andando a votare" Al contrario, ha spiegato, "é necessario partecipare concretamente per migliorare il più possibile le cose".
Parlando poi dei tanti volti nuovi tra i candidati, Bagnasco ha aggiunto: "E' un segno di grande speranza, di fiducia e incoraggiamento. Va contro la ventata della cosiddetta antipolitica, che non solo non risolve nessun problema ma deprime l'opinione generale, il sentire comune. Il fatto di vedere tanti giovani che si sono impegnati concretamente in questo senso è bello. Un ringraziamento a tutti".
IL COMMENTO
Caro Leone il tuo articolo è una fotografia del commercio di dieci anni fa
Renzi, i candidati e il civismo: se la politica gioca con le parole