Resta rovente il dibattito sull'Imu in vista delle prossime elezioni comunali. Sull'argomento torna Pierluigi Vinai, che critica la legge e promette battaglia: "La mia posizione è quella dell'Anci: questa imposta viene contrbbandata come tassa munipale, ma i soldi vanno allo Stato". "Non si può digerire", dice Vinai, che auspica di modificare la legge: "C'è tempo fino al 18 giugno per farla diventare una vera imposta locale da usare per finanziare i servizi locali".Ma se non si riuscisse a modificare l'Imu, come la applicherebbe Vinai in caso di elezione? "Saremmo costretti ad applicarla, ma con le aliquote minime e con forti esenzioni e sgravi per le famiglie che svolgono un ruolo sociale come assistenza ad anziani e persone malate". "Il mio obiettivo sarebbe quello di abbassare l'aliquota anhe sotto il minimo", promette Vinai.
Dal candidato sindaco anche un giudizio sull'iniziativa della "rivolta fiscale" lanciata dal sindaco di Pontinvrea: "Non è una provocazione, è un atto di giustizia sociale". Da Vinai anche un attacco ai diretti contendenti: "Sono l'unico uomo del popolo che su questo tema dice cose vicine alla gente, non sono un borghese come Doria e Musso, sono il più proletario".
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