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“La Liguria deve dire un no secco allo smantellamento di Finmeccanica sul suo territorio. Se lo farà con una voce sola potrà contare di più”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando nel suo intervento durante la riunione indetta per una valutazione comune sulla situazione delle aziende Finmeccanica presenti sul territorio ligure.

Burlando ha ricordato che Finmeccanica occupa 7mila persone sul territorio ligure, le stesse del 2007, numeri che dimostrano che la crisi dell’azienda non è ligure. “Non vorremmo essere noi a pagare. Adesso Finmeccanica deve affrontare rilevanti questioni finanziarie e noi dobbiamo trovare un percorso unitario sull’esempio di Fincantieri”. Dopo avere ripercorso le vicende di Ansaldo STS e l’importante salto di qualità dell’azienda circa il segnalamento, Burlando ha ribadito: “La Liguria deve dire un no secco alla vendita di STS”. Proseguendo nell’analisi delle aziende liguri di Finmeccanica il presidente ha detto:“Non è nemmeno accettabile che Ansaldo Energia assegni il rimanente 55% della sua proprietà a un’altra realtà finanziaria e industriale, seguendo una logica solo finanziaria e non industriale”. 

Burlando ha inoltre considerato: “Il percorso che si avvia con l’azienda e con il Governo come interlocutori avviene in un anno difficilissimo. Mi aspetto che i sacrifici forti richiesti al Paese non siano disgiunti da una doverosa opera di risanamento finanziario” Il presidente ha concluso esprimendo soddisfazione: ”Ci presenteremo con una posizione unitaria e potremo rivendicare che ci sia un processo di risanamento industriale e finanziario mirato. Avremo un’interlocuzione diretta con Governo e azienda. Il 31 marzo il varo Fremm a Riva Trigoso potrà essere la prima occasione per parlare con il Governo sul nostro territorio di questi temi”.