Cronaca

1 minuto e 5 secondi di lettura
Ha ucciso un uomo, l'ha sistemato al posto di guida della propria auto e ha appiccato un incendio simulando la propria morte in un incidente stradale per potere riscuotere il premio di un'assicurazione sulla vita. Con questa accusa i carabinieri di Imperia hanno fatto arrestare in Francia Roman Antonov, 33 anni, nepalese. I militari hanno arrestato in Italia anche una donna russa, presunta complice dell'uomo, che é sposato e padre di famiglia. Al cadavere è stata data una identità ma manca ancora la certezza definitiva che si tratti di uno straniero di probabile origine russa. La messinscena, che risale allo scorso 14 maggio, è stata scoperta dopo accurate indagini dai carabinieri del nucleo operativo del comando provinciale di Imperia, coordinati dal pubblico ministero Filippo Maffeo, che fin dai primi momenti avevano avuto dei sospetti sulla dinamica dell'incidente. L'auto con dentro il cadavere carbonizzato venne trovata la mattina del 14 maggio, una domenica, a margine di una stradina vicino a Vasia, nell'entroterra di Imperia. All'interno dell' abitacolo, che era esploso per la presenza di una bombola di gas da cucina, c'era il corpo ormai irriconoscibile. Dopo brevi indagini si era risaliti alla presunta identità del cadavere: l'auto, infatti, apparteneva ad Antonov, un rifugiato politico nepalese che risiedeva all'hotel Robinia di Imperia. La moglie, a quanto pare ignara, aveva denunciato la scomparsa del marito. (ANSA).