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Gli aquilotti a caccia di punti salvezza nella sfida di domenica a pranzo contro un avversario temibile
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LA SPEZIA - Che la salvezza fosse ancora tutta da conquistare lo Spezia già lo sapeva ma, in attesa del posticipo Atalanta – Salernitana e del recupero Salernitana – Venezia, la squadra di Thiago Motta può godere di un quadro che lascia i nervi distesi. Le sconfitte di Cagliari, Genoa e Venezia contribuiscono a mantenere bassa la quota salvezza e, a tre gare del game over, le chance di restare in serie A crescono, seppur di poco.

Di certo la squadra bianca ha tutto il diritto di recriminare per il pareggio di sabato sera con la Lazio: sempre in vantaggio e con merito, il recupero biancoleste e il sorpasso nel finale sono cattive notizie che lo Spezia forse non meritava.

A questo punto è inevitabile estrarre il taccuino e far di conto: restano 270 minuti da suddividere tra Atalanta, Udinese e Napoli. Tre partite dall’alto coefficiente di difficoltà ma se è legittimo per il Genoa, per esempio, sperare che la Juve arrivi a Marassi con la pancia piena, la stessa speranza la può nutrire lo Spezia con i suoi avversari, tutti più o meno sistemati (Atalanta esclusa) con classifiche difficili da migliorare e impossibili da peggiorare.

La prima delle tre finali si gioca domenica all’ora di pranzo con quella che, probabilmente, sarà la più difficile del trio: la squadra di Gasp è stata troppo altalenante quest’anno per potersi ritagliare il lusso di una nuova qualificazione in Champions League, ma è dotata di una qualità complessiva molto superiore alla media.

L’obiettivo massimo per gli aquilotti, salvo miracoli che non si possono preventivare, è un pareggio: non dovrebbe bastare per la salvezza matematica, per quella ci vuole ancora pazienza, ma potrebbe essere sufficiente per rendersi imprendibile, oltre che per il Venezia che già non lo può più raggiungere, anche per il Genoa. A quel punto la salvezza resterebbe un gioco a quattro: Spezia e Sampdoria (difficile che i blucerchiati possano vincere in casa della Lazio), Cagliari e Salernitana.

Tabelline, come sempre facili alla smentita: servono cuore caldo e mente fredda. E buone notizie dagli altri campi.

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