LA SPEZIA - "Sogno uno Spezia che si classifichi fra il decimo ed il dodicesimo posto in Serie A, diciamo fra cinque anni. Vorrei che nessuno, quando si parla di Spezia, rimanga sorpreso nel sentirlo nominare." Sono le parole del presidente statunitense Philip Platek, che in un'intervista a Radio Monte Carlo svela il traguardo che la società spezzina si prefigge sul lungo periodo.
"Vorrei che fosse chiaro che allo Spezia c'è spazio per i giovani, che qui possono trovare un'ambiente ideale per crescere e migliorare, circondati dalla grande passione per il calcio dei nostri tifosi" - ha continuato Platek che conferma la volontà del club di rafforzare un settore giovanile spezzino già in crescita. Un fattore confermato dal fatto che il mercato del d.s. Pecini ha portato tanti giovani talenti interessanti alla corte di Thiago Motta, e che alcuni sono diventati titolari fissi in poco tempo.
A proposito di Motta, Platek ha poi descritto la propria visione sugli allenatori: "Non possiamo scegliere un tecnico che venga e dica pubblicamente di quali giocatori ha bisogno: qui si viene per lavorare coi giovani, con energia e con entusiasmo. Ed è proprio Thiago Motta colui che soddisfaceva questi requisiti"
"Il progetto Spezia è solo all'inizio - sottolinea Platek - quest'anno le cose sono migliorate molto e mi auguro che nella prossima stagione possano andare ancora meglio". Al termine di questa stagione infatti lo Spezia sembra destinato a raggiungere la permanenza in Serie A per la seconda volta consecutiva, ma con uno sforzo minore rispetto a quanto fatto nel campionato scorso.
Mancano ancora pochi punti per la salvezza matematica, punti che potrebbero arrivare nella trasferta contro il Torino di Juric: Motta potrebbe avere a disposizione la rosa al completo, rimangono da valutare solo i due giocatori risultati positivi al covid che effettueranno un test a ridosso della trasferta dell'olimpico.
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