
Alle 15 la Croce Bianca Genovese è intervenuta con un proprio equipaggio in codice giallo in Via di Santa Zita, ove era stata segnalata la presenza di una persona che dormiva dietro un'auto nei pressi del retro della chiesa, coperta da un lenzuolo bianco. Giunti sul posto, i soccorritori hanno trovato un senza fissa dimora di circa 25 anni, italiano, che recava al polso un braccialetto ospedaliero (verosimilmente a causa di un pregresso allontanamento).
I controlli e l'aggressione
Dopo aver controllato le condizioni del ragazzo e preso atto del rifiuto di quest'ultimo a tornare in ospedale, gli è stato consigliato di ripararsi in un luogo più idoneo, in primis per se stesso ma anche al fine di evitare ulteriori chiamate improprie di emergenza. Il ragazzo, con atteggiamento ostile e non collaborativo, ha rifiutato di spostarsi affermando di farlo solo in presenza delle Forze dell'ordine evidenziando un comportamento minaccioso.
A quel punto l'equipaggio, tramite la Centrale 118, ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine e solo in quel momento il soggetto si è alzato dal suo giaciglio improvvisato e ha accennato l'allontanamento. Improvvisamente ha iniziato a inveire contro i soccorritori scagliandogli contro un pezzo di vetro e dirigendosi verso di loro. Gli operatori a quel punto hanno indietreggiato, cercando di mantenerlo a distanza.
Dopo essere tornato indietro per raccogliere i suoi averi, ha aggredito uno dei militi con le mani al collo tentando di strappargli il telefono e spingendolo contro un'auto in sosta. Negli istanti successivi ha lanciato un accendino, ha rubato un coccio di mattone da alcuni operai che stavano lavorando vicino a lui e lo ha scagliato contro gli operatori continuando a rincorrerli.
Venuto a contatto con questi, ha sferrato un pugno in faccia all'autista dell'ambulanza, attingendolo a naso e bocca e costringendolo a ripararsi in un negozio vicino. È riuscito a uscirne solo grazie all'intervento della Polizia di Stato, nel frattempo giunta sul posto. Gli agenti hanno portato il soggetto in Questura per gli accertamenti.
I soccorritori al pronto soccorso
I due soccorritori aggrediti sono stati ospedalizzati in codice giallo presso il Pronto soccorso del Policlinico San Martino da un altro mezzo della Pubblica Assistenza e sono sottoposti ad accertamenti radiologici in questi minuti.
Si tratta della seconda aggressione in un anno nei confronti della Croce Bianca Genovese, dopo quella dello scorso marzo che ha visto protagonista un ragazzo di 19 anni in stato di alterazione psicofisica nella galleria Nino Bixio.
La dichiarazione del presidente della pubblica assistenza
"Le aggressioni ormai sono all'ordine del giorno" afferma Walter Carrubba, Presidente della Croce Bianca Genovese. "Questo episodio ai danni dei nostri militi è solo uno dei tanti che accadono quotidianamente, in alcuni casi si riesce a usare dei deterrenti ma in caso di soggetti con compromissioni psichiatriche o psicofisiche la normativa non ci tutela ancora in pieno. A volte il nostro intervento risulta 'disturbante' per queste persone, mentre noi cerchiamo solo di essere protettivi nei loro confronti. Talvolta - conclude Carrubba - questa eccessiva protezione ci pone tra due fuochi: lasciare la persona dove la si è trovata -e allora dovremmo essere certi di non avere conseguenze legali- o insistere, rischiando però di essere aggrediti?"
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