Sport

Torna alla homepage
1 minuto e 0 secondi di lettura
di redazione

Per anni è stato un punto di riferimento per il tifo organizzato rossoblu’. Da tempo però a causa della malattia non riusciva più ad andare in Gradinata Nord. E' morto all'età di 63 anni lo storico capo ultrà del Genoa Massimo Leopizzi. E' stato ritrovato senza vita all'interno dell'abitazione della compagna a Bogliasco.

Per chi lo conosceva dentro la Gradinata Nord, Leopizzi soprannominato Il Cavaliere non era solo un capo ultras: era un perno del tifo, un organizzatore instancabile, uno che viveva la domenica allo stadio come una missione. Prima nella Fossa dei Grifoni poi Fondatore della Brigata Speloncia nel 2004, aveva saputo unire sotto un’unica bandiera diverse anime del tifo portando cori, coreografie e una presenza costante, sia in casa che in trasferta. Il suo carisma, però, non era mai stato caratterizzata da un consenso unanime.

La sua leadership era forte, a volte autoritaria, e proprio questa fermezza lo aveva reso sia un amato che contestato. Più volte era finito in mezzo alla cronaca: ultimamente era stato infatti accusato di associazione a delinquere finalizzata all'estorsione. Nel maggio dell'anno scorso era stato assolto da ogni accusa proprio nell’ambito del processo sulle presunte estorsioni contro la società genoana ai tempi della gestione Preziosi.

TAGS

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 15 Maggio 2024

Ultrà assolti, il presunto capo Leopizzi: "Giusto così"

Fileni: "Il momento più brutto è stato sentirsi condannare dai tifosi come noi, dai genoani".. Paolo Taccone: "Violenze, mafia, era solo tifo, niente di più"