Un'altra giornata tra "color che son sospesi" per la Sampdoria che prosegue gli allenamenti a Bogliasco - a ormai oltre una settimana dalla retrocessione in C maturata nel pareggio di Castellamare con la Juve Stabia - nell'attesa degli sviluppi del caso Brescia. Domani è fissata l'udienza di primo grado per la possibile (forse sarebbe meglio dire probabile) penalizzazione di 4 punti al club lombardo, con sentenza attesa entro lunedì: un verdetto che potrebbe riscrivere la classifica finale del campionato di Serie B portando i blucerchiati a giocare teoricamente il play out con la Salernitana (andata a Genova e ritorno in Campania) non prima di giugno, considerando almeno il secondo grado di giudizio.
Le date teoriche per il doppio spareggio potrebbero addirittura essere successive al 10 giugno, in buona sostanza a un mese dalla fine del campionato regolare che si era chiuso il 13 maggio: un fattore che potrebbe incidere, sotto traccia, sulla reale regolarità della stagione e sulla possibilità, ancora non tramontata, di un allargamento della prossima Serie B a 22 squadre, ipotesi che la Sampdoria - pur senza fornire alcuna dichiarazione ufficiale - gradirebbe e che potrebbe trovare il favore anche della stessa Salernitana. In tutta questa vicenda a dir poco caotica ad oggi è il solo Frosinone il club un po' più tranquillo (i ciociari sarebbero salvi senza neppure giocare il play out con la Salernitana) mentre il Brescia ad oggi è a rischio retrocessione in Serie C. Categoria dove al momento giocherebbe la Sampdoria che però può ancora tenere accesa la fiammella della speranza.
Il possibile ritorno di Romagnoli
In campo intanto la Sampdoria sta valutando in questi giorni il possibile reintegro di Simone Romagnoli, difensore che si era operato al tendine d'Achille dopo l'infortunio lo scorso novembre a Palermo: il difensore ex Frosinone è rientrato in gruppo ieri e al momento non è in lista, ma non è da escludere - se dovesse essere confermato il play out con la Salernitana - che Romagnoli possa essere reinserito in lista al posto di Giorgio Altare, che si è operato in questi giorni per la rottura del legamento crociato del ginocchio destro.
L'impegno di Tey, il futuro di Manfredi
In questi giorni il club blucerchiato ha continuato a seguire la vicenda con attenzione: ieri giornata milanese per Joseph Tey, imprenditore di Singapore e principale investitore della società, per fare il punto con il presidente Matteo Manfredi e l'avvocato De Gennaro sui possibili scenari anche a livello legale. In una fase di incertezza sulla prossima categoria che dovrà affrontare in campo la Sampdoria, al momento non sembra esserci la volontà di un disimpegno da parte di Tey che - pur contrariato per la retrocessione in Serie C e per il fallimento sportivo della stagione - starebbe valutando possibili modifiche all'interno dell'organigramma del club. Modifiche che però non dovrebbero prevedere, almeno al momento, passi indietro da parte del presidente Matteo Manfredi che resta comunque un uomo di fiducia dello stesso Tey. La situazione è comunque in evoluzione ed in questo momento la priorità resta quello del caso Brescia e di una possibile Serie B da riconquistare sul campo o meno.
Piano di ristrutturazione dei debiti: ultima rata a ottobre
A livello societario - al netto dell'ultimo bilancio chiuso con 40 milioni di rosso dopo 105 milioni di investimenti (risultati però infruttuosi sul campo) negli ultimi due anni da parte dell'attuale proprietà - si sta comunque chiudendo la partita dell'accordo di ristrutturazione dei debiti in Tribunale a Genova dopo il fallimento societario sfiorato nel 2023: l'ultima rata, da 6 milioni, dovrà essere pagata a ottobre.
La Figc: "Mai approvato il trust della Sampdoria"
Intanto la Federcalcio guidata dal presidente Gabriele Gravina - tirata in ballo da alcuni articoli pubblicati in questi giorni da "Libero" e "La Verità" - con una nota oggi ha voluto chiarire la sua posizione rispetto alla Sampdoria e soprattutto rispetto al trust Rosan che negli anni scorsi, quando il proprietario del club era Massimo Ferrero, aveva di fatto legato il destino del club blucerchiato ai concordati fallimentari e all'aziende riferibili all'ex presidente della Sampdoria. Da parte della Figc anche un chiarimento sul successivo accordo di ristrutturazione dei debiti in tribunale a Genova che permise, nel 2023, il salvataggio della società con l'ingresso del gruppo Radrizzani-Manfredi.
"È completamente falso che la FIGC abbia valutato e successivamente approvato il trust di riferimento dalla Società Sampdoria. È altrettanto falso e denigratorio che sia di competenza della stessa Federazione un qualsivoglia avallo o benestare agli accordi di ristrutturazione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate, che le singole Società possono negoziare direttamente con l’Amministrazione finanziaria, così come previsto dalle disposizioni legislative in materia. Secondo tale ricostruzione, completamente inventata, si addebita infatti alla Federazione l’approvazione di un trust relativo alla Sampdoria attraverso una commissione federale mai esistita. In fatto e in diritto, alla Federazione compete solo la verifica di onorabilità e solidità finanziaria in caso di acquisizione di partecipazione in quote societarie superiori al 10%, tramite Coaps, e la verifica del possesso dei requisisti economico-finanziari previsti dalle Licenze Nazionali ai fini dell’iscrizione ai campionati, attraverso Covisoc. A tal riguardo si precisa che la regolarità tributaria delle stesse Società viene certificata alla Covisoc dall’Agenzia delle Entrate in ragione di un apposito protocollo d’intesa, a tal fine sottoscritto tra la FIGC e la stessa Agenzia" la nota della Figc.
I tifosi della Sud domani sera sotto il Ferraris
Intanto domani i gruppi della Sud, i tifosi sampdoriani più caldi, si danno appuntamento in via del Piano alle 20,30 sotto la gradinata Sud dello stadio Luigi Ferraris a Genova. "Domani sarà la prima occasione per rivedersi faccia a faccia dopo Castellamare. Dalle 20,30 saremo in via del Piano ancora una volta in strada, ancora una volta per l'Unione Calcio Sampdoria. Le notizie che sono sopraggiunte da domenica di fatto non cambiano la sostanza sull'operato della società ad oggi. Questo silenzio assordante, ancor più amplicato dalla campagna denigratoria in atto nei confronti della Sampdoria, noi non lo accettiamo - scrivono i tifosi della Sud in un messaggio via social - dalla società pretendiamo che venga presa una posizione risoluta contro ogni illazione che sta ledendo 79 anni di storia. A tutti i ben pensanti attorno al mondo del calcio consigliamo di guardarsi prima allo specchio e poi di sciacquarsi bene la bocca quando si parla dell'Unione Calcio Sampdoria e dei tifosi sampdoriani. Come soliti continueremo a seguire il nostro pensiero contro questo calcio malato, sempre più corrotto, in mano a personaggi che giocano sulla pelle dei tifosi; noi - quelli "protetti" - ne portiamo ancora le cicatrici. Il concetto, e ci fosse ancora qualche dubbio, è uno solo: noi per lei ci saremo ovunque, in ogni categoria. Il futuro, qualunque esso sia, non ci fa paura".
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