Nel contesto di una situazione di grande incertezza la Sampdoria continua ad allenarsi a Bogliasco, come accade ormai da giorni. Quelli che inizialmente parevano allenamenti "punitivi" dopo la retrocessione in C per calciatori sotto contratto comunque fino al prossimo 30 giugno, in questi giorni sono diventati allenamenti che potrebbero rivelarsi propedeutici a un eventuale play out da disputare con la Salernitana non prima di giugno se dovesse arrivare la penalizzazione di 4 punti per il Brescia (altro aspetto non scontato) almeno nei primi due gradi di giudizio nella giustizia sportiva (prima udienza giovedì). I blucerchiati si sono allenati anche oggi, in mattinata, al Mugnaini e stanno provando a ricaricare le pile, più mentali che fisiche, dopo una retrocessione in Serie C comunque arrivata, almeno sul campo, giusto sette giorni fa col pareggio di Castellamare contro la Juve Stabia.
La giornata milanese di mister Tey
Se da una parte la squadra si sta allenando a Bogliasco in vista di un possibile play out, la vera partita in questo momento si svolge soprattutto a livello legale e forse anche "politico" per la Sampdoria che continua a seguire con enorme attenzione la vicenda a Brescia. Oggi a Milano è presente Joseph Tey, imprenditore di Singapore che nei fatti è il principale investitore del club, sia per fare il punto col presidente Matteo Manfredi degli scenari futuri e della possibilità di ripartire dalla terza serie (con tutti gli investimenti del caso, dopo i 105 milioni già investiti dalla proprietà in due anni a fronte di un passivo attuale da 40 milioni) sia per valutare tutte le opzioni e le possibili conseguenze, anche positive, relative a una classifica di serie B che sarebbe ridisegnata con la penalità ai lombardi. La Sampdoria in questo momento si è affidata più che mai all'avvocato Francesco De Gennaro per venire a capo di una vicenda complicata e provare a tutelare la sua posizione.
La società blucerchiata in questo momento - è giusto dirlo chiaro - non ha nulla da perdere: un eventuale play out perso confermerebbe la retrocessione in C mentre l'ipotesi di un allargamento del campionato a 22 squadre (che potrebbe essere una soluzione per andare oltre i corsi e ricorsi, anche perché il Brescia dopo un'eventuale colpevolezza in secondo grado avrebbe comunque facoltà di ulteriore appello) resta sul tavolo e sarebbe, per la Sampdoria e forse anche per la stessa Salernitana che pure finora non ha gradito il congelamento del play out previsto già ieri col Frosinone, l'opzione migliore. Situazione in evoluzione, grande incertezza ad oggi. E le prossime novità vere arriveranno giovedì o venerdì con la sentenza di primo grado sul Brescia.
Altare operato al crociato
Di sicuro la Sampdoria non potrà contare, in un eventuale play out con la Salernitana, su Giorgio Altare. Il difensore ex Venezia ieri è stato operato all'Humanitas Medical Care di Rozzano (Milano): intervento chirurgico di ricostruzione del legamente crociato anteriore del ginocchio destro dopo l'infortunio che era arrivato in avvio del match di Castellamare. "L’operazione, eseguita dall’équipe del professor Piero Volpi, è perfettamente riuscita. Il difensore è stato dimesso nella mattinata odierna e nei prossimi giorni inizierà il percorso riabilitativo del caso" scrive la Sampdoria sul suo sito.
Regolarmente in gruppo oggi a Bogliasco Oudin, lavoro coi compagni anche per Romagnoli che comunque non è in lista (non potrà dunque giocare un eventuale play out). Altri giocatori - come Venuti, Ferrari, Akisanmiro e Niang - in questa fase stanno lavorando a scartamento ridotto per superare guai fisici precedenti: non ci sarebbero tuttavia particolari emergenze nella squadra se si escludono i lunghi stop, oltreché di Tutino e Perisan.
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