GENOVA - Tanti i genovesi che si sono fermati incuriositi ad ammirare i campioni italiani e non solo dell'handbike. In corso Italia a Genova si è svolta la 14esima edizione del Giro HandBike, la corsa a tappe di bici a tre ruote in cui gareggiano, alla pari, ciclisti normodotati e con disabilità.
Un’eccellenza dello sport italiano paralimpico e non solo che quest’anno, in occasione di Genova Capitale europea dello Sport 2024, ha visto i campioni passare nel circuito creato lungo le vie genovesi. Partenza all'altezza del Lido lato monte, poi il tragitto prosegue a tutta velocità alla curva su verso via Nazario Sauro con la discesa che poi riporta in corso Italia, quindi all'altezza di via Piave la svolta verso con la curva a 'U' che riporta gli handbikers nel lato mare di corso Italia, quindi a Boccadasse l'altra svolta per immettersi lungo il rettilineo d'arrivo. Un percorso ondulato di 4 km In tutto 70 gli iscritti. In palio la maglia rosa, la maglia bianca per il miglior giovane, la maglia rossa per il fast team e la maglia nera.
Sport ma anche socialità e divertimento. Nel pomeriggio le premiazioni degli atleti vincitori. Tra loro anche il campione del mondo paralimpico dell'handbike Mirko Testa: "Un inizio anno difficile, questo è stato un primo test. Il grande obiettivo è Parigi. Ho avuto la fortuna che la mia squadra mi è stata accanto quando ero in ospedale durante l'incidente. Il messaggio che rivolgo a tutti i ragazzi che hanno avuto la sfortuna di avere un incidente auguro di incontrare subito lo sport paralimpico perché comunque è un modo per rimettersi in gioco e incontrare anche tante altre persone, ripartire e trovare tante soddisfazioni.
"Lo sport mi ha ridato la vita - racconta Katia Aere, a cui nel 2003 le diagnosticarono la dermatopolimiosite e la tiroidite autoimmune -. Lo sport permette di abbattere qualsiasi tipo di barriera di qualunque tipo esse siano. Ai giovani dico di credere sempre nelle proprie potenzialità e vivere la vita sempre al meglio, giorno dopo giorno".
IL COMMENTO
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