Sport

1 minuto e 11 secondi di lettura

GENOVA - Con il rientro di Messias , fuori dal match con l’Udinese, Gilardino copre appena parzialmente il vuoto lasciato in attacco dallo stop di Gudmundsson.

Il tecnico è in emergenza anche se si ritrova un Puscas su di giri dopo il gol segnato a Israele con la sua nazionale rumena. Poi il convento non passa altro visto che Retegui non è disponibile ed Ekuban pur convocabile non è al meglio. Così oltre alla carta Malinovskyi, spunta l’idea Fini della Primavera.

Diciassette anni compiuti il 2 giugno scorso, Seydou Fini, può giocare in tanti ruoli nel reparto offensivo: da ala destra, centrocampista offensivo o persino da prima punta.

Un azzardo? Gila non è uno che nasconde i ragazzi visto che l’anno scorso ha fatto esordire in B Lipani e Accornero e in questa stagione ha già debuttato in A proprio Fini a Bergamo con l’Atalanta il 22 ottobre scorso. Un altro prodotto del vivaio genoano che sotto il controllo di Sbravati continua a scovare e far crescere talenti.

Nato a Nuoro, di origini ivoriane, Fini gioca nel Grifone da quando aveva sette anni. Gilardino, che lo aveva avuto con sé alla Primavera lo sta monitorando e per il match di domenica a Frosinone un pensiero per Fini c’è di sicuro per un appuntamento che potrebbe essere l’ultimo di un vuoto in avanti lasciato da una catena di infortuni imprevedibile che si spera rientri dalla prossima sfida al Ferraris con l’Empoli.