Sport

Nel derby regionale con lo Spezia quarta sconfitta consecutiva per i blucerchiati
1 minuto e 41 secondi di lettura

Non è bastato l’effetto Giampaolo ad interrompere la striscia consecutiva di sconfitte per la Sampdoria, adesso giunte a quattro. Una spirale negativa che ha fatto ripiombare i blucerchiati nell’incubo della lotta per la salvezza, complicata dal fatto che Udinese e Venezia hanno ancora una partita da recuperare, i lagunari addirittura contro la spacciata Salernitana.

Della vicina trasferta al “Picco” non tutto è da buttare, a parte gli squallidi confronti muscolari a distanza tra alcuni estremisti del tifo. Lo Spezia ha vinto senza rubare nulla, ma la sfida è stata decisa da un episodio nel contesto di un confronto molto equilibrato. Anzi, dopo un primo all’insegna della reciproca prudenza, nella ripresa a passare in vantaggio avrebbe potuto essere la formazione di Giampaolo, in entrambe le circostanze con Caputo, che prima ha sbucciato il goloso invito di Beresiznsky a tu per tu con Provedel, poi ha colpito il palo di testa. Sul capovolgimento di fronte Verde, complice la grave distrazione difensiva di Bereszinsky, ha bucato l’inerme Falcone al volo di destro. Per il resto è successo poco o nulla.

Giampaolo ha confermato la difesa a quattro, peraltro inevitabile contro il tridente aquilotto, si è affidato ad un centrocampo robusto formato da Rincon, Ekdal e Thorsby e si è visto costretto, causa la carenza di un esterno mancino, a snaturare un po’ Candreva, piazzandolo come trequartista alle spalle di Caputo e Gabbiadini ma il risultato è stato oggettivamente deludente. La Samp continua a creare poco, davanti serve maggiore qualità, come ha ribadito il tecnico, forse Sensi potrebbe colmare la lacuna se fosse liberato dall'Inter.

E poi bisogna chiarire proprio il ruolo di Candreva, l’elemento di maggiore talento che in un 4-3-1-2 però non troverebbe collocazione. Saranno ore di mercato calde, in attesa di recuperare i centrali difensivi Yoshida e Colley.

Alla ripresa del campionato mancherà Ekdal, espulso frettolosamente da Manganiello. Tra dodici falli commessi dai blucerchiati e ben 24 dagli aquilotti a rimetterci è stata solo la Samp. Ma questo non deve essere un alibi o una giustificazione. La salvezza va conquistata lottando.