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Il club blucerchiato non potrà acquistare calciatori se non prima aver fatto operazioni di uscita.
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Il tribunale di Genova ha quindi dato il via libera al piano di ristrutturazione del debito della Sampdoria. Un'operazione praticamente perfetta che di fatto farà storia perché è la prima volta che una società sportiva riesce a stralciare la propria esposizione debitoria circa 90 milioni di euro. Una formula questa già utilizzata invece da aziende di altri settori.

Ora il nuovo azionista, la società Blucerchiati srl di Manfredi e Radrizzani, dovrà eseguire gli ulteriori aumenti di capitale necessari a fornire le risorse per adempiere agli impegni del piano di risanamento omologato e quindi permettere al club di svolgere regolarmente la sua attività. C'è la voglia di fare e di fare bene anche se per ora dal punto di vista sportivo i risultati faticano ad arrivare.

Ma la tante domande che i tifosi si fanno c'è quella relativa alla possibilità di fare mercato a gennaio. L’art. 90, co. 4 bis delle Noif (Norme dell’ordinamento interno federale) impone il blocco del mercato per evitare la concorrenza sleale (ex comma 3) e dispone quindi la non ammissione ad operazioni di acquisizione del diritto alle prestazioni dei calciatori che permane sino al termine della seconda sessione di mercato successiva all’intervenuta omologazione.

Essendo intervenuta l’omologazione nel mese di ottobre, nelle prossime due future sessioni di calcio mercato la Sampdoria non potrà acquistare calciatori se non prima aver fatto operazioni di uscita. La proprietà comunque nei prossimi giorni chiederà ulteriori chiarimenti in Figc per capire esattamente come potersi muovere.