
A pochi minuti dal novantesimo e poi nel recupero il Genoa in questo campionato ha perso una marea di punti. Gilardino forse sta pensando di farsi benedire, ma qualcosa nella coda delle partite dei rossoblu va rivisto in fatto di tenuta e concentrazione. A Udine, con l’autorete di Matturro, un film già visto. Si è cominciato a pagare dazio a Torino. Su errore di Hefti, Radonjc s’inventa un gol da cineteca e il pari sfila via. Punto perso. Col Napoli al Ferraris Genoa avanti 2-0 ma all’85’ la rimonta sul 2-2 viene chiusa da Politano. Due punti evaporati.
Ecco poi la trasferta di Lecce: match duro con espulsione alla mezz’ora di Martin. Tutto il Grifone a difendere ma il castello cade all’84’ con un tiro di Oudin deviato da Frendrup. Pari buttato via. E infine a Udine la beffa più atroce al novantesimo dopo una partita soprattutto nel primo tempo dominata. Il Genoa non chiudi e il match con Messias e al 90’ su corner dei friulani Martinez non esce in modo perfetto e pallone che carambola sulla testa di Maturro che fa autogol. Resta un pari pieno di amarezza visto il successo scappato via.
In totale 6 i punti gettati al vento anche per sfortuna nei minuti conclusivi. Gilardino ha affrontato il tema nel finale di gara: “Queste situazioni non dipendono da punto questioni di condizione fisica assolutamente no, stiamo molto bene e l’abbiamo dimostrato anche a Udine con una partita importante. Se sapessi la medicina giusta e adatta per questa cosa ai ragazzi gliela darei subito. Sono situazioni che ci devono far riflettere e magari rosicare un pochettino, per cercare di migliorare anche sotto questo aspetto”.
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