Pio Esposito, neo attaccante dello Spezia Calcio, ha parlato per la prima volta davanti ai microfoni della stampa, in occasione della sua presentazione ufficiale. Ad aprire la conferenza però, è stato il Chief Football Operations del club di via Melara Eduardo Macìa, che ci ha tenuto a presentare personalmente il nuovo attaccante aquilotto con queste parole:
"Qui per parlare di un giovane che io sempre definisco non così giovane, per il quale parla la personalità non l'età. Viene dal spettro giovanile dell'Inter, campione d'Europa, ha fatto partite di livello ma c'è una grossa differenza, ora gioca calcio vero con difensori esperti di fronte che faranno di tutto per non farlo diventare forte. Tanta fiducia in lui, primo passo nel calcio vero, scelta convinta, che avremmo portato avanti anche se fossimo rimasti in A e lui sarebbe seduto ugualmente qui. E' un predestinato che lavora forte per dare tante gioie al calcio italiano e noi vogliamo darti una mano, certi che tu la darai a noi".
In seguito le parole di Pio Esposito il quale ha ringraziato in primis il Direttore Macìa per quanto detto nei suoi confronti:
"Ringrazio per le parole, fiducia che mi hanno dato e fatto sentire da tanto tempo, mi cercavano da molto e, appena c'è stata l'occasione non ho esistato. Sono contento di essere qui per provare a riportare lo Spezia dove merita".
Sulla scelta di approdare allo Spezia, ambiente adatto per crescere:
"Si io ho preso questa decisione per tale motivo, sentita fiducia dello Spezia e come detto prima non ho avuto motivo per esitare, scelta chiara sin dal primo secondo, non vedo l'ora di iniziare".
Sul fratello Salvatore, il rapporto dell'infanzia e il bello di ritrovarsi assieme in spogliatoio, ma soprattutto in campo:
"Da piccolo ho sempre voluto fare l'attaccante, Salvatore giocava più avanzato sempre con la voglia di toccare palloni, in generale è stato qualcosa che ho sempre sognato perchè sono cresciuto con loro, andando a vedere le loro partire. Avere questa occasione è un sogno realizzato.
Se ci sono anche margini di miglioramento anche in campo tra fratelli:
"Sicuramente ci sono margini di miglioramento, perchè alla fine quando si è in campo non si ha un rapporto da fratelli ma da compagni di squadra, per cui cerchiamo di fare bene tutto assieme".
Se sente pressione, date le parole spese dal direttore Macìa nei suoi confronti e sul numero di maglia, il 9:
"Sono contento per questa grande presentazione, non sento pressione perchè cerco di lavorare ogni giorno per obiettivi a breve termine personali, quindi non sento la pressione e mi sento pronto per questa esperienza. Per quanto riguarda il numero 9, la maglia era libera, non mi sono fatto problemi".
Sui compagni di reparto Moro e Krollis, come vive la competizione con loro:
"Sono due ragazzi fantastici, mi hanno accolto bene, mi ci trovo, possiamo giocare anche in coppia, non c'è nessun problema sui tre attaccanti anzi, sono forti e da loro conto di rubare qualcosa in allenamento, perchè tutto aiuta a migliorarsi".
Se sente di poter andare di pari passo ai compagni:
"Una cosa che mi ha aiutato già dall'anno scorso è che ho fatto primavera un anno prima rispetto ai miei coetanei, in nazionale idem, quindi la cosa di mettermi al passo degli altri partendo dietro è cosa che ho dovuto sempre fare, per cui senza problemi posso sperare tutto".
Sulla condizione fisica:
"Mi sento al pari degli altri, dopo l'Europeo ho fatto 10 giorni di vacanze che mi sono serviti per staccare un attimo dopo una stagione lunga, ma mi sento pronto per domenica".
Sul campionato di Serie B:
"Sicuramente se parliamo delle favorite, ci sono tante squadre forti, accadono cose inaspettate, tanto da lavorare ma non dobbiamo nasconderci perchè siamo forti. Parma e Palermo corazzate che lavoreranno per la promozione".
Sulla città, come si è trovato:
Con mio fratello abbiamo fatto giri per la città, mi piace molto, ritorno in una città di mare, sto bene anche per questo".
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