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GENOVA -  Mentre a Genova i titoli di apertura sul Genoa sono il mancato pagamento di 800 euro al proprietario del Dromedario usato un minuto per il goliardico “funerale della Sampdoria”, l’arrabbiatura di Asef per le locandine funebri usate col loro marchio, tanto che potrebbero partire denunce, senza dimenticare gli animalisti preoccupati per il trattamento sempre del Dromedario in mezzo a tanta gente.

Tutto comprensibile, il rispetto prima di tutto, sia chiaro e la visibilità delle notizie è giusta. Ma è che queste reazione in fondo hanno dato risalto alle iniziative dell’altra sera. Così ecco che nascosti sotto ad un mucchio di niente (in passato la scimmia portata nello stadio con una maglietta del Genoa era uno spasso) ci sono invece numeri reali che non mentono e che ai genoani vanno riferiti perché importanti e da sbandierare con orgoglio. La tifoseria del Grifone, se si può’ dire, ha chiuso al top in B: 25940 presenze di media in casa. Bari (la grande piazza pompata per mesi da Sky) ferma a 24060 malgrado una sola squadra in una città di 370000 a cui aggiungere un hinterland notevole e con uno stadio da 50000 posti praticamente riempito proprio solo col Genoa. Terzo il Palermo (630.000 residenti) a 20.389 tra paganti e abbonati per l’unico club professionistico nel capoluogo siciliano.

Staccati Cagliari e Frosinone. Insomma i tifosi del Genoa sono questi. I titoli cubitali sono questi. Tornando ai fatti concreti: che piaccia o no il Genoa è settimo in Italia come pubblico dietro solo alle big e non distante dalla Fiorentina che nel finale di torneo ha fatto grandi risultati in A e pure in Coppa Italia e Conference. A distanza siderali altre tifoserie che persino visivamente presentavano stadi al 70 per cento, miseramente vuoti anche in partite della vita. Il Genoa nel prossimo anno cercherà di andare anche oltre ed è probabile che vengano toccati i 24000 abbonati.

Numeri che c’è chi li vede da un po’ in due stagioni. In B il Grifo ha fatto 140000 presenze in più di tanti club di A che sono a ridosso delle Coppe. Un bel biglietto da visita per il popolo rossoblu in un’annata finita in modo trionfale, ma che non era affatto scontata soprattutto a metà cammino. Mercato: Piatek vicino al Girona in Spagna.