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originario di Cremona e cresciuto nella squadra grigiorossa, è stato alla Sampdoria come portiere dal 2002 al 2005, contribuendo alla promozione del 2003
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Gigi Turci, originario di Cremona e cresciuto nella squadra grigiorossa, è stato alla Sampdoria come portiere dal 2002 al 2005, contribuendo alla promozione del 2003, e come preparatore dei portieri nello staff di Giampaolo dal 2017 al 2019. L'ex numero uno, oggi 53enne, guarda con interesse alla sfida di sabato tra il Doria e i grigiorossi. "Credo che per la Cremonese - ammette - la situazione di classifica sia difficilmente recuperabile, mentre la Sampdoria può rientrare in gioco, a condizione naturalmente di fare risultato nelle prossime partite".

Nel ruolo interpretato da Turci per tutta la carriera, la Sampdoria ha molti problemi: "Non ci voleva proprio l'infortunio di Audero, perché perdendo lui la squadra ha perso non solo il giocatore dal rendimento più alto di tutta la stagione, ma anche un elemento che si è guadagnato il ruolo di leader e quindi di capitano".

Dovendo far fronte alla sostituzione di Audero, Stankovic ha schierato inizialmente Turk, optando domenica scorsa all'Olimpico per Ravaglia. "Conosco entrambi i portieri, lo scorso anno ho seguito Turk al Parma, quando ha sostituito per alcune partite Buffon. Ad alti livelli ha ancora tutto da dimostrare, è giovanissimo ma al momento ci vuole anche esperienza e personalità. Non mi permetto di rubare il mestiere a Stankovic, ma se fossi al suo posto ora come ora punterei su Ravaglia".

Turci crede che la Sampdoria possa rientrare in gioco per la salvezza. "Naturalmente sarebbe un miracolo, va detto, però ci sono incroci di calendario che vanno sfruttati. La squadra non si vuole arrendere ma bisogna fare punti, a partire da sabato, per tenere accesa la fiammella".