Né Adrien Silva né Fabio Depaoli verranno di certo rimpianti dalla Sampdoria, la loro esperienza in blucerchiato si è rivelata molto altalenante per il gallonato portoghese e assai negativa per l'impalpabile esterno italiano. Ciò non toglie che nella rosa facessero numero e adesso le rispettive partenze aprano dei buchi nella squadra di D'Aversa, sia sulle corsie esterne che a centrocampo.
In vista della sfida con il Cagliari, l'allenatore della Samp, oltre che con il mercato in uscita (il solo nome papabile in entrata è quello di Rincon dal Torino), deve fare i conti con il prolungato forfait di Damsgaard, rimasto in Danimarca, i positivi al covid Falcone ed Augello, lo squalificato Askildsen, gli acciaccati Ekdal e Verre.
Gli ultimi due, in particolare, sono anch'essi alle prese con situazioni di mercato fluide. Lo svedese, professionista serio ed affidabile, è in scadenza di contratto a giugno e alle soglie dei 33 anni vuole monetizzare l'ultimo accordo importante della sua carriera, non mancandogli tra l'altro le proposte. La situazione finanziaria della Sampdoria non è tale da autorizzare offerte significative, dunque esiste il rischio concreto che Ekdal di fatto al termine del mercato di gennaio risultati svincolato e libero di firmare con chi desidera per il futuro.
Valerio Verre, invece, potrebbe restare coinvolto in uno scambio con Emanuele Vignato, fantasista del Bologna non apprezzatissimo da Mihajlovic. Prima, però, c'è la partita con il disperato Cagliari di Mazzarri e la Sampdoria deve fare di tutto per portare a casa i primi tre punti di un 2022 che domani vivrà un'altra pagina importante fuori dal campo, con il nuovo cda che avrà il compito di distribuire le deleghe: oltre a Marco Lanna presidente, del mercato e dei rapporti istituzionali si occuperà Antonio Romei, delle questioni finanziarie Gianni Panconi e l'attuale direttore operativo Alberto Bosco, che manterrà pure il potere di firma.
IL COMMENTO
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