Il cambio di proprietà della Sampdoria c’è stato davvero attorno al 20 marzo, ma al posto di un possidente mediorientale di ottima famiglia è arrivato, o meglio tornato, Ferrero.
La redistribuzione delle quote di HM, la srl che controlla SSH che a sua volta controlla la UC Sampdoria, che vede la figlia Vanessa (nella foto, con il padre e il nipote Giorgio cedere la maggioranza all’ex presidente Massimo segna una svolta, visto che il Viperetta mai aveva avuto un ruolo diretto di controllo, tanto che tra i rilievi a lui mossi dalla Procura di Paola c’è il metodo di condurre aziende tramite prestanome.
A Corte Lambruschini prendono atto della redistribuzione di quote nella famiglia Ferrero, che potrebbe preludere a un rinnovo del CdA nel senso di una restaurazione anche formale degli assetti precedenti agli arresti del 6 dicembre 2021, il tutto nel quadro della composizione negoziata della crisi aziendale che dovrebbe concludersi ai primi di giugno. A tutti gli effetti, l'ex presidente ha il diritto di convocare in prima persona una nuova assemblea per rinnovare o integrare la governance del club blucerchiato.
Ma le aspettative degli attuali dirigenti riguardano anche e soprattutto il ruolo della FIGC, da sempre spettatore passivo e - si direbbe - disinteressato, rispetto alle sorti di una squadra di grande prestigio espressa da una società per azioni che fattura decine di milioni e di fatto viene controllata dal titolare di una quota di 27.500 euro in una srl dal capitale sociale di 50mila euro. Un titolare che, oltre alle due procedure concordatarie civili relative ad aziende del suo gruppo, ha un procedimento giudiziario in corso in Calabria, per il quale alla luce degli addebiti (numerosi reati societari) il gip di Paola aveva ritenuto di applicare la misura dell’interdizione dall’attività di impresa per la durata di un anno.
La Federcalcio non aveva avuto nulla da dire tre anni fa, al momento dell’inclusione della UC Sampdoria in un trust costituito a garanzia di altre situazioni del tutto estranee al calcio. Può darsi che nulla accada neppure stavolta. Intanto Lanna e gli altri consiglieri continuano a lavorare per salvare la società. Con un problema in più.
IL COMMENTO
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