L'ostacolo del 16 febbraio è stato superato. La società blucerchiata ha avviato il pagamento degli stipendi, passaggio imprescindibile entro la mezzanotte del 16 febbraio. I calciatori - al pari dei due allenatori esonerati e tuttora sotto contratto, Roberto D'Aversa e Marco Giampaolo - hanno accettato di rinunciare alla mensilità di dicembre, convertendola in un bonus salvezza da riscuotere a fine stagione: segno sia di attaccamento alle sorti del club, sia di fiducia nella rincorsa alle squadre che precedono i blucerchiati. Un ruolo fondamentale è stato svolto da Emil Audero, appena promosso capitano e assurto al rango di principale referente "sindacale" del gruppo squadra. Audero tra l'altro aveva troncato sul nascere la prospettiva di una cessione all'estero, chiedendo e ottenendo di restare almeno fino a fine campionato, spiegando di non voler lasciare la Sampdoria in una situazione di così grave difficoltà. E se mai sarà salvezza, molto lo si dovrà alla parata su Acerbi nel recupero della partita con l'Inter: dopo le batoste morali di Empoli e Monza, un terzo risultato positivo consecutivo sfumato nel recupero finale sarebbe stato una mazzata non metabolizzabile.
A fronte dell'atteggiamento responsabile del gruppo squadra, spicca per contrasto la posizione presa dall'ex presidente Ferrero, dimessosi la sera del 6 dicembre 2021 mentre si trovava nel carcere milanese di San Vittore, appena arrestato su ordine del gip di Paola nel quadro di un'inchiesta per molteplici reati finanziari. Negli ultimi giorni il Viperetta ha alzato il livello dello scontro dialettico un po' con tutte le componenti del mondo blucerchiato, tranne che con i predecessori che gli avevano regalato e rifinanziato la società: se l'è presa aspramente con Marco Lanna ("Non vada in tv, si faccia gli affari suoi"), ha sfidato i tifosi a ospitarlo in gradinata e soprattutto ha reiteratamente richiesto al consiglio di amministrazione, ora affiancato dall'avvocato Eugenio Bissocoli nominato quale "esperto" dalla CCIA nel quadro della CNC (composizione negoziata della crisi), il saldo di alcuni stipendi arretrati, spettanze che si era autoassegnato fin dall'insediamento, minacciando azioni di responsabilità e ogni altra azione legale utile alla sua causa.
La Sampdoria, o meglio il CdA e l'esperto, che lavorano si prepara ad altri negoziati, né semplici né scontati, rispetto a tutto un insieme di creditori che avanzano pretese economiche anche significative. Ma lo spettro della penalizzazione di due punti è stato esorcizzato.
IL COMMENTO
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