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Le parole del tecnico delle Aquile alla vigilia della sfida con il Napoli
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LA SPEZIA - Ecco le parole di mister Gotti, alla vigilia della sfida che vedrà il suo Spezia in campo al Picco contro il Napoli di Spalletti, in una gara valevole per la ventunesima giornata di campionato di Serie A.

Sulle sue condizioni dopo l'operazione:

"Mi sono operato lunedì mattina e ho forzato un po' tanto i tempi di recupero. Non sono sicuro di poter seguire la squadra in campo per motivi logistici legati alla collocazione dello stadio, per questo motivo non è così scontato che io possa andare in panchina. Fortunatamente grazie al supporto della tecnologia sono riuscito a seguire da remoto il lavoro della squadra durante la settimana".

Sul mercato, un bilancio sugli arrivi e le cessioni:

"Riguardo questo direi che ha ampiamente parlato il direttore ieri, ha spiegato la ratio che c'è dietro ed è mirata ad aiutare la squadra nell'immediato, ma allo stesso tempo costruire un percorso nel tempo. Mio compito è fare in modo che da oggi questo percorso sia più coerente possibile, ma chiaramente muovendo così tanti giocatori si possono riscontrare delle difficoltà, costringendoti a rivalutare a determinate cose. il mercato non riesce a soddisfarti completamente, perchè le linee di gioco non saranno le stesse con calciatori diversi, quindi dovremmo ricostruire".

Su Shomurodov:

"La società ha fatto un grande sforzo per lui, il ragazzo non gioca da tempo ma si è presentato in ottime condizioni, con grande entusiasmo e con un atteggiamento importante. Capita spesso che possa arrivare un giocatore da una big scontento, lui invece si è dimostrato entusiasta".

Sul Napoli:

"Il Napoli sta dando un'impressione di forza importante, una squadra che ha tutti i giocatori al posto giusto e per questo motivo è davvero bello vederli giocare assieme, anche grazie ad alchimie emotive che vanno a premiare un buon lavoro. Noi ci presentiamo senza 9 giocatori, tante mancanze importanti, ma questo discorso valeva anche per Bologna e per la Roma. Il momento così creatosi all'improvviso, proprio quando tutto sembrava andare bene, ci porta a dover gestire questo problema. Affronteremo il Napoli dando il massimo davanti alla nostra gente, se loro saranno migliori gli diremo bravi, ma noi dobbiamo pensare alla nostra partita".

Sulla sensazione dei collaboratori durante la settimana e sulle condizioni di Holm:

"Holm non sta bene, in una situazione normale non sarebbe stato schierato nemmeno nelle gare precedenti. Problematica c'è e deriva da una pubalgia attualmente in fase acuta. Noi stiamo cercando di valutarlo al meglio, ma ad oggi il ragazzo è sofferente. Per quanto riguardo i frequenti contatti con miei collaboratori, abbiamo cercato di portare avanti il lavoro il più possibili".

Su Krollis:

"Per avere valutazione concreta e reale del ragazzo bisogna pensare che è stato fermo un mese e mezzo. Oggi Krollis è al 10 di luglio, ha saltato allenamenti per una distorsione e così io devo valutarlo. In più devo aggiungere che viene da un altro mondo, ascolta una lingua nuova, cerca di capire cosa deve fare ma questo ci da la comprensione di quale sia la sua realtà al momento".

Sulla partita vista dal Napoli:

"Fattore picco in grado di dare una grossa mano, quel surplus emotivo può dartelo. Il fatto che il Napoli non sottovaluti la situazione mi dispiace a dirla tutta, perché nel corso di un campionato si riesce a recuperare qualche punto da questa situazione qua".

Su Verde:

"Con grande serenità dico che quando ho letto la possibilità che Verde uscisse per me è stata una coltellata, è dal primo giorno che manifesto al ragazzo attenzione e stima, poi vengo a sapere che le cose sono state gestite da alcune persone in maniera non lineare e la realtà è stata esportata in modo non veritiero. Non vedo l'ora che Daniele sia lo stesso visto lo scorso campionato. A Bologna è entrato in campo dopo due partite giocate da titolare, ma in realtà il caso lo stiamo creando noi".

Su Maldini:

"Prestazioni con alti e bassi, giocatori come lui e Verde sono ragazzi di qualità e talento, magari nella miglior posizione in cui possono farlo e magari aiutati in un certo modo. Non abbiamo sempre una possibilità di creare un guanto perfetto alla nostra mano, compito dei ragazzi è anche venirci incontro ed aiutarci. Loro sono due ragazzi sensibili che fin troppo sentono addosso l'aspetto emotivo, fattore incide più del dovuto, quindi tutti e due sono limitati da loro stessi nel fare certe cose, mio compito è di alleggerire la pressione".

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