GENOVA - Pochi giorni di respiro e i protagonisti della 14° edizione di The Ocean Race hanno già ripreso la rotta verso il “Grand Finale” di Genova. Da Capo Verde è salpata ieri la flotta delle imbarcazioni Imoca che dovranno regatare per 4.600 miglia nautiche fino a Città del Capo.
Anche a Mindelo, così come già avvenuto a Alicante, un'enorme folla si è radunata per salutare gli intrepidi protagonisti del giro del mondo a vela in equipaggio. Ottima partenza per Guyot, con immediato recupero nella prima notte di Team Holcim-PRB e 11th Hour Racing Team e balzo in testa, nella mattinata di giovedì, per Biotherm. L'Equatore è il prossimo punto di rilevanza geografica che, a poco più di mille miglia di distanza, dovrebbe essere raggiunto entro i prossimi due giorni.
La tappa di Capo Verde ha rappresentato un grande successo per quella che è la sfida nella sfida, ovvero l’impegno di The Ocean Race per la salvaguardia degli oceani. Un percorso che Genova ha fortemente sostenuto e che per questo ha preso il nome di Genova Process. Sull’Isola di Sao Vicente si è tenuto un importante Ocean Summit a cui hanno partecipato oltre 300 sostenitori degli oceani. Ospite d’onore il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres. Al suo fianco il Primo Ministro di Capo Verde, Ulisses Correia e Silva e il Primo Ministro del Portogallo, António Costa.
Da tutti i partecipanti è stata ribadita la necessità di una urgente azione a sostegno degli oceani: “Siamo nel bel mezzo di una grave crisi causata dal cambiamento climatico, dalla perdita accelerata di biodiversità e dall'inquinamento degli oceani che colpisce gravemente tutti i paesi e le nazioni insulari in modo particolarmente grave", ha dichiarato il primo ministro di Capo Verde, Ulisses Correia e Silva.
Unanime il sostegno all’azione portata avanti da tutti i partner di The Ocean Race per l'adozione di una Dichiarazione universale dei diritti degli oceani entro il 2030. Nell’ambito del Genova Process le attività prevedono Summit, Innovation Workshop, la campagna One Blue Voice, il bastone messaggero di Relay4Nature e varie conferenze e iniziative collaterali. “Il primo anno - racconta Antonio Di Natale, biologo marino che fa parte del board del Genova Process - è stato intenso e importante. Dalla Monaco Ocean Week al primo Innovation Workshop di Genova, passando per il Summit alle Seychelles. E poi Cascais, New York, Sharm el Sheik, per arrivare a questo importantissimo event oche si è svolto a Capo Verde”.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres, nel ricevere il Nature's Baton, ha rilanciato in modo netto il messaggio. “La fine dell'emergenza oceanica è una gara che dobbiamo vincere e, lavorando insieme, è una gara che possiamo vincere. Nel celebrare qualcosa di speciale, il coraggio ispiratore di donne e uomini che navigano in questa estenuante regata intorno al mondo, vogliamo far parte tutti della sfida più grande: porre fine all'emergenza oceanica e preservare questo prezioso dono blu per i nostri figli e nipoti".
Guterres ha accolto con favore gli impegni presi in occasione di conferenze ed incontri negli ultimi 12 mesi del Genova Process. “Ma la gara è tutt'altro che finita”, rilancia António Guterres. “Dobbiamo fare del 2023 un anno di super azione in modo da poter porre fine all'emergenza oceanica una volta per tutte".
L’agenda è fitta. I prossimi incontri saranno a Vancouver (2 Febbraio), Genova (3 Maggio), Aarhus (1-2 Giugno), Genova (27-28 Giugno) e New York (22-24 Agosto e 19-20 Settembre). Importanti saranno anche gli eventi collaterali organizzati nell’ambito del Genova Process, come le conferenze a New York (Febbraio 2023), Cape Town (Febbraio 2023), Panama (Marzo 2023), oltre alle iniziative in ogni tappa della regatta, fino al “Grand Finale” di Genova.
IL COMMENTO
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