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L'offerta per il gambiano nell'ultimo giorno di mercato aveva agitato le acque, ora è tornata la stabilità
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C’è un dato che meglio di ogni altro evidenzia, purtroppo, le ragioni dell’attuale situazione difficoltosa della Sampdoria, terz’ultima in classifica e virtualmente in serie B dopo dodici giornate di campionato: il calciatore di movimento più utilizzato dalla squadra blucerchiata, prima da Giampaolo e poi da Stankovic, è Omar Colley con ben 945 minuti in campo collezionati in undici presenze, di cui dieci da titolare.

Proprio quel Colley che, dopo il mancato trasferimento nell’ultimo giorno di mercato al Maiorca, che avrebbe fruttato appena quattro milioni alla Samp ma ben 1,6 milioni di euro netti a stagione per quattro anni al gambiano, ha visto scendere notevolmente il livello del suo rendimento, al netto del fondamentale gol di Cremona.

Ecco perché prima Giampaolo ha fatto di tutto per recuperare alla causa anche Murillo e poi Stankovic è andato persino oltre puntando sul giovane Amione, giunto in prestito dal Verona. La difesa imbarca acqua e bisogna trovare delle soluzioni, ferma restando la posizione di Colley.

La sfida di domenica con la Fiorentina è di importanza capitale per avvicinare la Sampdoria alla soglia della salvezza, in questo momento detenuta dal Lecce che farà visita al “Ferraris” sabato 12 novembre alle 18 in quella che si annuncia come la madre di tutte le partite, almeno di questa prima parte pre mondiale della serie A.

Stankovic intanto deve fare i conti con le condizioni non ottimali di Quagliarella e Pussetto, lievemente acciaccati anche Sabiri e Conti. Ma da qui a domenica la situazione dovrebbe migliorare. Arbitrerà Marinelli con Marini al Var.