“I’m giant” - dice la canzone di Calvin Harris e Rag’n Bone Man mentre sotto scorre il video dei miracoli del portierone polacco contro la Sampdoria.
Non potrebbe esistere colonna sonora più azzeccata di quella scelta dai social media manager aquilotti, perché “il Drago” - così viene soprannominato - tra i pali sta dimostrando di essere un vero e proprio gigante, in grado di ipnotizzare qualsiasi attaccante gli si presenti davanti.
Inutile dirlo, all’inizio, anche visto quanto fatto dal suo predecessore Ivan Provedel, c’era ed era piuttosto lecito un po’ di scetticismo, ma Bartłomiej Drągowski si è preso la porta e lo Spezia, creando anche un nuovo rito propiziatorio ogni qual volta si ritrovi sotto la Curva Ferrovia, con un saltello che lo porta ad aggrapparsi alla traversa, accompagnato dallo “Olè” dei tifosi della squadra in maglia bianca.
Il numero 69 aquilotto, fatta eccezione per l’errore, neanche del tutto suo, contro il Sassuolo, ha fornito per ora prestazioni più che convincenti, dimostrando nell’1 vs 1 e parate ravvicinate di essere indubbiamente tra i migliori in serie A nel suo ruolo.
La speranza è che il Gigante continui così, trascinando lo Spezia alla permanenza nella massima serie con i suoi interventi decisivi.
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