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GENOVA - Tre giorni di festa, poi testa alla Spal. Intanto in successo sul Monaco per quanto possa valere un match più che amichevole, ha dato a Blessin buone indicazioni.

Aramu infatti ha superato l'esame e ormai è pronto ad esordire dal primo minuto a Ferrara. Senso tattico e capacità tecniche, anche nei calci piazzati, promuovono l’ex del Venezia. Sarà senza dubbio uno dei tre dietro alla punta Coda, a Monaco staffetta con Yeboah.

E gli altri due a supporto? Yalcin si candida visto che anche col Modena aveva fatto benino mentre il terzo potrebbe essere proprio Gudmundsson a cui il giudice sportivo ha ridotta a due le giornate di squalifica con l’islandese che dunque torna a disposizione di Blessin per la trasferta di Ferrara.

Gudmundsson fin qui è stato uno dei migliori del Genoa con assist decisivi e con un rigore procurato col Parma. È un giocatore in grado di saltare l’avversario e ha buona visione di gioco. Ma intanto a Monaco arrivano segnali confortanti anche per Ilsanker e Strootman, due pedine di spessore indiscutibile che però devono fare i conti con qualche problema fisico o di tenuta. Ma ora sembrano veramente pronti.

Dopo i fuochi d’artificio di inizio settimana – complice anche la sosta di campionato – sulle vicende societarie della Sampdoria dovrebbe calare un velo di relativo silenzio.

Il trustee Gianluca Vidal ha dato dieci giorni di tempo al gruppo Di Silvio-Al Thani per presentare le garanzie bancarie necessarie a portare avanti le trattative mentre altri due potenziali investitori, entrambi di matrice anglofona, stanno analizzando i conti della società blucerchiata nella data room virtuale ma sono ancora lontani dal formulare un’offerta vincolante, cioé accompagnata dal cosiddetto “escrow”,  l’accordo scritto fra due soggetti in forza del quale somme di denaro o titoli di proprietà oggetto del contratto vengono depositate presso una terza parte a titolo di garanzia e rilasciate poi all’avveramento di determinate condizioni espressamente stabilite dalle parti.

La parola torna dunque almeno provvisoriamente al campo, sebbene Giampaolo a Bogliasco stia lavorando a ranghi ridotti senza i cinque cinque nazionali: Bereszinsky, Rincon, Djuricic, Sabiri e Gabbiadini. L’allenatore confida che tutti tornino dai rispettivi impegni in buona salute, perché con il Monza sarà la partita spartiacque della stagione.

Le due squadre sono accomunate da un dato: Sampdoria e Monza vantano, si fa per dire, i peggiori reparti offensivi del campionato, con appena quattro reti all’attivo. La Samp, se non altro, ne ha incassato tredici, i brianzoli uno in più.

Ma la formazione adesso affidata a Raffaele Palladino dopo l’esonero di Stroppa ha il doppio dei punti dei blucerchiati, ecco perché la sfida del “Ferraris” assume i contorni di uno spareggio.

Ancora out Harry Winks, che si allena a parte. Giampaolo auspica di averlo in gruppo all’inizio della prossima, delicatissima settimana.

 

LA SPEZIA - Aquile che al “Comunale” di Follo proseguono i lavori durante la sosta nazionali, sosta che però non porta buone notizie al mister Luca Gotti dato che nella giornata di mercoledì, dall’Ucraina, è arrivata la notizia che Viktor Kovalenko ha rinvenuto un problema fisico. Domani il calciatore sarà sottoposto a esami strumentali per capire l’entità dell’infortunio, nella speranza che non ci sia nulla di grave, dato già l’alto numero di indisponibili nella rosa aquilotta.

Nella seduta odierna, Gyasi e compagni hanno svolto un'intensa seduta tecnico-tattica, conclusa con partitelle a tema su campo ridotto.

Per domani è in programma un nuovo allenamento mattutino a Follo, l'ultimo della settimana prima dei due giorni di sosta concessi da mister Gotti a Gyasi e compagni.

Francesco Di Silvio, impegnato a far comprare la Sampdoria a un ricchissimo finanziere del Golfo, trova comunque il tempo di frequentare i social blucerchiati, dedicandosi polemicamente alla nostra azienda.

Un esempio? "Beh Primocanale non ho mai offeso come fanno loro, li ho paragonati ai giornalisti de Le Monde, grandi ricercatori bravi a fare radiografia persino la Federal Reserve li nominerà come massima agenzia di comunicazione. La società advisor scatola vuota? Dai su un po’ di tonno, “ultimocanale” primo nella vita".

Ma non solo, rispondendo ai tifosi Di Silvio rincara la dose: "Perché sono troppo grandi poi scusa Davide - scrive rispondendo ad un tifoso - un Channel così ai tempi era impegnato sulla campagna elettorale di Biden come facevano ad occuparsi di Ferrero dai su Davide eh anche te".

Il concetto viene ripreso più volte: "Ma dai vuoi mettere Le Figaro Ansa con primo ed ultimo canale? Dai ragazzi questi sono a livello mondiale guarda il fatturato presto si quotano al grifone". C'è spazio anche per una promessa, sempre in risposta ad un commento su Facebook: "Facciamo passi in avanti noi siamo scatola vuota con tonno dorato dentro".

Noi di Primocanale non facciamo il tifo per questo o per quello. Vorremmo semplicemente che la Sampdoria finisse in mani migliori di quelle che, scelte per motivi tuttora imperscrutabili dalla famiglia Garrone-Mondini, l'hanno ridotta in otto anni al punto in cui si trova.

Abbiamo così riscontrato - non ci voleva molto, per la verità - le non poche incogruenze in cui, dal suo comparire in scena, è incorso il signor Francesco Di Silvio, non nuovo a tentativi di scalata di club sportivi (Foggia e Salernitana di calcio, Fortitudo Bologna di basket) tutti non andati a buon fine per la mancanza dei requisiti fondamentali, ovvero le garanzie di solidità economica.

Anche questa iniziativa che riguarda la Sampdoria sembra - purtroppo - seguire lo stesso copione: roboanti promesse, contatti irrituali con i tifosi, un ruolo autoattribuito di mediatore a vantaggio di un socio straniero (un principe belga per la pallacanestro, un fondo lussemburghese per la Salernitana, un finanziere francese per il Foggia) che ci metterebbe i soldi. Una procura generica vecchia di due anni. Una società di mediazione consistente in una casella postale e giudicata a rischio crack. Consulenti e mediatori che cambiano alla velocità degli abiti di Arturo Brachetti. L'ingresso nella data room, con i dati riservati indispensabili per un serio acquirente, bellamente snobbato. La perdurante mancanza della dimostrazione di possesso dei requisiti di solvibilità, solidità e affidabilità, mancanza ribadita anche oggi dall'agenzia Ansa.

Nei primi tre casi Di Silvio non è riuscito nel suo intento, stavolta conta di farlo. Noi non abbiamo pregiudizi, vediamo le cose e traiamo le conclusioni, abbiamo a cuore solo il bene della società blucerchiata che ha una moltitudine di innamorati. A fronte di tante parole, e nomi sventolati di personaggi anche molto amati che però di persona finora non si sono manifestati direttamente con la stessa loquacità di Di Silvio, resta il fatto che, a tre mesi dal suo ingresso in scena, l'aspirante artefice dell'arrivo di un ricchissimo arabo alla Sampdoria non abbia ancora presentato l'unico documento che conta, il cosiddetto "proof of fund". Poi magari spunterà fuori il "tonno dorato", chissà. Per ora, solo tante chiacchiere, e il "giorno della verità" continuamente rinviato. E i tifosi della Sampdoria meritano fatti. Saremmo i primi a felicitarci con chi rilanciasse il Doria. Purché, nel caso ci fosse il quarto flop, nessuno tra i fans di Di Silvio si azzardi a dare la colpa a chi, creando un clima di diffidenza, avrebbe dissuaso lo sceicco dal salvare la Sampdoria. Sarebbe l'alibi perfetto. E il mondo blucerchiato merita ben altro.