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Genoa-Cagliari di stasera è già una sfida importante per le ambizioni di serie A di due squadre retrocesse la scorsa stagione. La lotta tra i bomber Coda e Lapadula sarà il sale del match. Sardi in crisi e con Liverani che rischia l’esonero, mentre il Genoa di Blessin cerca la terza vittoria consecutiva per volare in alto.

Formazione? Il tecnico del Grifo ha fatto pretattica ma visto che non sono stati convocati Hefti, Badelj e Ekuban tutto appare più chiaro. Sabelli a destra con difesa che si compone con Dragusin, Bani e Pajac, in mezzo Strootman è Frendrup e in avanti invece c’è il rebus tra Jagiello e Yalcin. Uno dei due giocherà nei tre con Aramu e Gudmundsson dietro a Coda. Difficile che Blessin scelga subito Puscas in attacco. Ma il Cagliari di Goldaniga, Nandez, Viola e altri big va affrontato con cautela. Primocanale sarà in diretta con il pre gara dalle 20 alle 20.30 e dopo Liguria Ancheu dalle 22.20 ci sarà spazio per il post partita. In studio Graziano Cesari, Domenico Ravenna, Filippo Serio e allo stadio Dario Vassallo. Il pubblico potrà intervenire con messaggi e telefonate.

GENOVA - Dopo le domande sulla fattibilità del progetto di riqualificazione dello stadio Ferraris da parte dell’Editore di Primocanale Maurizio Rossi il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi ha aggiunto ulteriori dettagli su investimenti e durata dei lavori per il rifacimento dell’impianto di Marassi.

Intervenuto nella trasmissione “Liguria Calcio” condotta da Graziano Cesari, Piciocchi ha fatto il punto: “Siamo determinati a interventi importanti di riammodernamento dello stadio e sull’intera area circostante per dare al quartiere altre opportunità di parcheggi e di spazi utili alla cittadinanza. Siamo sicuri che ci siano le condizioni - prosegue Piciocchi - affinché  le idee che abbiamo siano fattibili. Ci eravamo già mossi anni fa, ma la pandemia di Covid aveva frenato tutto. Insieme a Genoa e Sampdoria siamo in sintonia con players che ci aiuteranno raggiungere il nostro obiettivo”.

La domanda da studio riguarda il valore dell’investimento per riqualificare stadio e non solo, Piciocchi è chiaro: “Non è un’operazione che si possa fare con meno di 100 milioni. Stiamo lavorando sul business plan e sappiano che dovremo affrontare problemi, per esempio attualmente i tir per i concerti non possono entrare nell’impianto perché non ci sono varchi che lo consentono. E questo esclude da Genova i grandi concerti. Ed è un peccato perché il bacino di pubblico ci sarebbe”.

Poi viene chiesto all’assessore quali saranno i tempi per la chiusura dei lavori e Piciocchi risponde così: “Cinque anni. Un obiettivo non facile ma possiamo farcela. La Federcalcio italiana si candida ad ospitare il mondiale del 2032 e noi vogliamo provare ad essere una città pronta per l’evento. Credo che potremo farcela visto che c’è tempo dieci anni. E poi aggiungo che gli spazi commerciali al Ferraris riguarderanno solo lo sport, insomma non sara’ un incubatrice di supermercati”.

Il ruolo di Genoa e Sampdoria? “Fondamentali - chiude Piciocchi - sarà lo stadio di Genoa e Sampdoria, noi siamo equanimi. Saranno determinanti per la progettualità, oggi la Samp ha una situazione più complessa ma in attesa di sviluppi lavoreremo insieme con i club che già oggi gestiscono con la “Luigi Ferraris” lo stadio che vogliamo portare a standard elevati.

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GENOVA - La Liguria premia sempre i suoi talenti e tra le giovani promesse che hanno ricevuto importanti risultati sportivi c’è Rachele Bianchi. 16 anni, spezzina e l’amore per il pattinaggio che da semplice passione è diventata un primo importante traguardo, quello degli europei. "Ho portato la Liguria ad Andorra e sul tetto d'Italia, ai campionati italiani del 2021 e 2022 a Ponte di Legno e a Riccione", commenta la campionessa di pattinaggio, contenta per aver rappresentato la sua regione. 

"Ho iniziato a pattinare a 3 anni dopo che mia mamma mi ha trasmesso questa passione"

Da allora non ha più smesso: "Ho fatto tanti sacrifici e ho raggiunto il primo sogno di arrivare agli Europei, ma ancora devo realizzare quello più grande, ovvero vincere i mondiali". 

LA SPEZIA - Altra giornata di lavoro per lo Spezia di Mister Luca Gotti, impegnato nella mattinata sul terreno del Comunale di Follo. A seguire, nel pomeriggio, Mattia Caldara e Daniele Verde si sono resi protagonisti del Meet&Greet dedicato ai tifosi della squadra in maglia bianca.

Seduta odierna dunque molto importante, la penultima prima della rifinitura che condurrà direttamente alla sfida di domenica, ore 15, contro il Monza di Palladino. Partita delicata dunque, contro i lombardi in grandissima forma reduci da due vittorie consecutive, ma soprattutto visto anche il tabù che lo Spezia fino ad ora ha incontrato in trasferta, in cui il tabellino dice 0 punti e 0 gol segnati, peggior risultato nei maggiori campionati sin qui. Sarà fondamentale quindi invertire la rotta e per farlo, giocatori recuperati come ad esempio il numero 10 Verde potranno fare la differenza, soprattutto in zona gol.

Va verso la convocazione anche Kovalenko, anche se sembra quasi impossibile vederlo in campo dal primo minuto, mentre sarà out sicuramente Reca che sta svolgendo le opportune terapie.

Partita delicata quindi, ma dopo quattro trasferte di livello assoluto, questa risulta sicuramente più alla portata, ed è per questo che l’11 di Luca Gotti dovrà dare un segnale importante.

In un'intervista ai canali ufficiali, il nuovo allenatore della Sampdoria Dejan Stankovic si presenta ai suoi nuovi tifosi, a due giorni dalla trasferta di Bologna.

"Sono venuto qui per la Sampdoria. In Serbia siamo cresciuti guardando la Samp di Boskov - spiega il neo allenatore blucerchiato -. In questi giorni ho sentito Attilio Lombardo, Viviano e Palombo. Con me c'è Nenad Sakic, è una grande persona e darà una grande mano".

Su cosa fare per dare una svolta alla stagione Stankovic è chiaro: "Ci sarà da soffrire ma chi non sa soffrire non sa nemmeno vincere. La squadra c'è ma bisogna cambiare la mentalità. Non dobbiamo spaventarci dalla forza che ci mette chi ci attacca. Dobbiamo spere cosa andiamo a difendere, orgoglio è importante e non ha prezzo. Dobbiamo guardare noi stessi, sono fiducioso, non faccio promesse ma voglio lavorare e trasmettere la forza e cattiveria agonistica che ho dentro. Ogni partita è una finale e le finali sono fatte per essere vinte non solo per essere giocate" conclude Stankovic.