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LA SPEZIA - Altra giornata di lavoro per lo Spezia di Mister Luca Gotti, impegnato nella mattinata sul terreno del Comunale di Follo. A seguire, nel pomeriggio, Mattia Caldara e Daniele Verde si sono resi protagonisti del Meet&Greet dedicato ai tifosi della squadra in maglia bianca.

Seduta odierna dunque molto importante, la penultima prima della rifinitura che condurrà direttamente alla sfida di domenica, ore 15, contro il Monza di Palladino. Partita delicata dunque, contro i lombardi in grandissima forma reduci da due vittorie consecutive, ma soprattutto visto anche il tabù che lo Spezia fino ad ora ha incontrato in trasferta, in cui il tabellino dice 0 punti e 0 gol segnati, peggior risultato nei maggiori campionati sin qui. Sarà fondamentale quindi invertire la rotta e per farlo, giocatori recuperati come ad esempio il numero 10 Verde potranno fare la differenza, soprattutto in zona gol.

Va verso la convocazione anche Kovalenko, anche se sembra quasi impossibile vederlo in campo dal primo minuto, mentre sarà out sicuramente Reca che sta svolgendo le opportune terapie.

Partita delicata quindi, ma dopo quattro trasferte di livello assoluto, questa risulta sicuramente più alla portata, ed è per questo che l’11 di Luca Gotti dovrà dare un segnale importante.

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GENOVA - La Liguria premia sempre i suoi talenti e tra le giovani promesse che hanno ricevuto importanti risultati sportivi c’è Rachele Bianchi. 16 anni, spezzina e l’amore per il pattinaggio che da semplice passione è diventata un primo importante traguardo, quello degli europei. "Ho portato la Liguria ad Andorra e sul tetto d'Italia, ai campionati italiani del 2021 e 2022 a Ponte di Legno e a Riccione", commenta la campionessa di pattinaggio, contenta per aver rappresentato la sua regione. 

"Ho iniziato a pattinare a 3 anni dopo che mia mamma mi ha trasmesso questa passione"

Da allora non ha più smesso: "Ho fatto tanti sacrifici e ho raggiunto il primo sogno di arrivare agli Europei, ma ancora devo realizzare quello più grande, ovvero vincere i mondiali". 

GENOVA - Ritornerà allo stadio Ferraris dopo 9 anni da avversario. Fabio Liverani ed il suo Cagliari sono attesi domani sera come ospiti del Genoa per l'incontro dell'ottava giornata di Serie B. Il tecnico romano ha parlato in conferenza stampa prima del match: "Come ripartire dopo due sconfitte? Il giorno dopo c'è dispiacere e amarezza, ma la squadra l'ha smaltita in fretta e hanno fatto bene la settimana, con la volontà di riprendere un percorso che due partite fa era quello giusto".

"Barreca e Rog stanno a Cagliari, purtroppo la settimana corta non ti permette di recuperare. In generale credo che abbiamo una squadra con un livello tecnico molto alto, Makoumbou e Viola possono essere un'idea. Il gesto tecnico si può migliorare sempre".

"Sotto il profilo del sentire, fa parte del nostro mondo e mi tocca relativamente poco. Io mi confronto ogni giorno con la società e non ho vissuto questi giorni con ansia, ma non ho mai vissuto il mio lavoro con ansia. Il mio metro di giudizio è la squadra che lavora bene e non mi posso creare problemi. Dai momenti negativi se ne esce con più attenzione nei particolari. Domani, in uno stadio pieno e contro una squadra forte, è una bella possibilità di scacciare via le nubi".

In un'intervista ai canali ufficiali, il nuovo allenatore della Sampdoria Dejan Stankovic si presenta ai suoi nuovi tifosi, a due giorni dalla trasferta di Bologna.

"Sono venuto qui per la Sampdoria. In Serbia siamo cresciuti guardando la Samp di Boskov - spiega il neo allenatore blucerchiato -. In questi giorni ho sentito Attilio Lombardo, Viviano e Palombo. Con me c'è Nenad Sakic, è una grande persona e darà una grande mano".

Su cosa fare per dare una svolta alla stagione Stankovic è chiaro: "Ci sarà da soffrire ma chi non sa soffrire non sa nemmeno vincere. La squadra c'è ma bisogna cambiare la mentalità. Non dobbiamo spaventarci dalla forza che ci mette chi ci attacca. Dobbiamo spere cosa andiamo a difendere, orgoglio è importante e non ha prezzo. Dobbiamo guardare noi stessi, sono fiducioso, non faccio promesse ma voglio lavorare e trasmettere la forza e cattiveria agonistica che ho dentro. Ogni partita è una finale e le finali sono fatte per essere vinte non solo per essere giocate" conclude Stankovic. 

 

Nell'edizione del 6 ottobre 2022: In questa edizione le prime parole di Dejan Stankovic da allenatore della Sampdoria, la voce dei tifosi blucerchiati sull'erede di Giampaolo, il confronto con Mihajlovic