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GENOVA - Il ct della nazionale italiana di calcio Roberto Mancini affida ad Instagram le motivazioni del suo abbandono a sorpresa alla squadra azzurra: “Le dimissioni da ct della nazionale sono state una mia scelta personale.

Ringrazio il presidente federale, Gabriele Gravina, per la fiducia, insieme a tutti i membri della Figc. Saluto e ringrazio tutti i miei giocatori e tifosi che mi hanno accompagnato in questi 5 anni. Porterò sempre nel cuore la straordinaria vittoria dell'Europeo 2020".

LA SPEZIA - Lo Spezia Calcio, tramite canali ufficiali, rende nota l'assegnazione dei nuovi numeri di maglia per la stagione di Serie B 2023/2024.

Ecco la numerazione completa:

Portieri

1. ZOET
12. MASCARDI
22. PLAIA
40. ZOVKO
69. DRAGOWSKI 

Difensori

2. WISNIEWSKI
3. FERRER
4. MOUTINHO
5. SERPE
13. RECA
15. PIETRA
20. BASTONI
23. MÜHL
26. CUGNATA
27. AMIAN
43. NIKOLAOU
55. HRISTOV
68. HOLM
77. BERTOLA 

Centrocampisti

6. BOURABIA
7. SALA
8. EKDAL
10. S. ESPOSITO
16. BECK
17. ZURKOWSKI
25. BANDINELLI
29. CASSATA
31. SHER
39. NGUIAMBA
80. KOUDA

Attaccanti

9. P. ESPOSITO
11. CIPOT
19. KROLLIS
24. MORO
36. CANDELARI
48. ANTONUCCI
99. VERDE

 

GENOVA - Forte della spinta dei suoi tifosi che attualmente sono al quarto posto in A in fatto di abbonamenti con 27000 fedelissimi, il Genoa è super attivo sul mercato.

Il sogno delle ultime ore è Ruslan Malinovsky su cui si tratta col Marsiglia pur sapendo che ci sono altre concorrenti in Italia per l’ucraino che sarebbe un colpo eccellente per l’attacco che sta già affascinando la Nord sull’asse Gudmundsson-Retegui. Aspettando Messias che deve recuperare da un infortunio muscolare, ma i tempi dovrebbero essere entro le tre settimane, ecco che per il reparto offensivo si punta su Colombo del Milan, nella scorsa stagione in prestito al Lecce con 5 gol segnati.

L’accordo sembra vicino alla conclusione. Ovviamente c’è da stabilire anche il futuro di Massimo Coda che ha delle offerte dalla serie B finora tutte stoppate. È così c’è qualche possibilità che possa addirittura rimanere. A sto punto però dovranno partire oltre a Yeboah e Yalcin pure Puskas e probabilmente Ekuban. In difesa invece con l’arrivo di De Winter il reparto appare completo ma non è così anche perché c’è preoccupazione per Bani che non ha giocato col Modena per un guaio muscolare e il suo stop potrebbe essere non di poca cosa. Si aspetta il referto medico di domani.

E ai box ci sono pure Biraschi e Matturro. Confortante in questo quadro la prestazione di Vasquez che ha giocato con Dragusin e Vogliacco, ma con la Fiorentina si rischia l’emergenza visto che De Winter avrà solo pochi giorni di allenamento coi nuovi compagni.

ROMA - Così, come un fulmine a ciel sereno che provoca un terremoto: Roberto Mancini a sorpresa lascia la guida della nazionale italiana. Il ct, un tempo numero 10 simbolo della Sampdoria dei tempi d'oro, decide di fare un passo indietro. La comunicazione al presidente Gabriele Gravina è arrivata nella serata di sabato. La Federcalcio senza colpo ferire ha accettato.

In un comunicato della Federcalcio l'ufficialità: "La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata. Si conclude, quindi, una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra”.

Poi è stato lo stesso Mancini a spiegare attraverso i social la sua decisione: "Le dimissioni da ct della nazionale sono state una mia scelta personale. Ringrazio il presidente federale, Gabriele Gravina, per la fiducia, insieme a tutti i membri della Figc. Saluto e ringrazio tutti i miei giocatori e tifosi che mi hanno accompagnato in questi 5 anni. Porterò sempre nel cuore la straordinaria vittoria dell'Europeo 2020".

Si chiude così una pagina a due facce della storia della nazionale italiana. Mancini era arrivato sulla panchina degli azzurri nel maggio del 2018. Una partenza spettacolare con la qualificazione agli Europei itineranti del 2020 poi posticipati di un anno a causa del Covid. Un percorso da squadra e gruppo unito in un crescendo culminato nella notte di Wembley con il trionfo di una nazionale che nel suo staff era a tinte blucerchiate. Insieme al Mancio a guidare Chiesa e compagni alla vittoria di Londra contro l'Inghilterra padroni di casa, c'erano l'amico di una vita Gianluca Vialli, scomparso il 6 gennaio di quest'anno, e poi Alberico Evani, Attilio Lombardo, Giulio Nuciari e Fausto Salsano. Ma dopo gli Europei, ecco l'onta della mancata qualificazione ai mondiali in Qatar, la seconda consecutiva dopo Russia 2018 quando sulla panchina nazionale sedeva il genovese Giampiero Ventura.

Rispetto a Ventura con Mancini nonostante tutto si decise di andare avanti insieme. Ma i vari pezzi del suo staff sono andati via via perdendosi. Prima il commosso addio a Vialli, poi la mini rivoluzione con Evani, Lombardo e Nuciari costretti a lasciare. Con Salsano unico superstite. Mosse che forse hanno fatto sentire l'allenatore solo e aumentato i malumori. E così è arrivata la decisione personale. Ora il terremoto c'è stato, il Mancio saluta e chiude la porta, a suo modo. Lascia dopo oltre cinque anni conditi da 61 panchine azzurre e un bilancio finale di 39 vittorie, 13 pareggi e 9 sconfitte. 

Ai vertici della Federcalcio il compito di ricostruire una nazionale che traballa. Tra i toto nomi per il post Mancini in pole c'è Luciano Spalletti, fresco di scudetto col Napoli e un passato da giocatore tra Entella e Spezia nella seconda metà degli anni '80 e poi la Samp guidata dalla panchina nella stagione 1998-99. Chissà che non sia proprio lui a essere chiamato a ricostruire, ancora una volta, le sorti della nazionale azzurra.

GENOVA - La Gumina al centro dell'attacco con Leris e Borini a supporto. Potrebbe essere questo il tridente che sceglierà domani Pirlo per la prima uscita ufficiale della Sampdoria, impegnata alle 18 in Coppa Italia contro il Sudtirol. I blucerchiati sono ancora incompleti sul mercato ma - a sei giorni dall'esordio in campionato di sabato sera a Terni - sono chiamati a iniziare bene la nuova stagione.

La Gumina titolare in attacco una scelta quasi obbligata viste le condizioni fisiche ancora non perfette di De Luca e visto che qualcosa dovrà arrivare ancora dal mercato. Resta caldissima la trattativa per Sebastiano Esposito, attaccante di 21 anni di proprietà dell'Inter e l'anno scorso al Bari. Il giocatore arriverà con ogni probabilità in prestito e potrebbe già essere a Genova all'inizio della prossima settimana per le visite mediche.

Si aspetta la tanto attesa schiarita anche per il ritorno di Gian Marco Ferrari dal Sassuolo, affare che pareva fatto sino a poche settimane fa ma che sin qui non è stato ancora definito ufficialmente. Le altre scelte di Pirlo per la gara di domani potrebbero essere orientate su Alex Ferrari e Murru al centro della difesa con Depaoli e Giordano sulle fasce, quindi un 4-3-3 completato a centrocampo da Benedetti, Yepes e Verre.

Ancora indisponibile Ricci, uno dei tanti volti nuovi di questa Samp. Possibile esordio tra i pali di Filip Stankovic (l'alternativa è Ravaglia), i neoarrivati Pedrola e Ghiraldi dovrebbero iniziare in panchina.