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L'allenatore della Sampdoria Dejan Stankovic è stato ricevuto oggi a Belgrado dal Presidente della Serbia Aleksandar Vucic.

Lo ha reso noto lo stesso Vucic, con un messaggio sul suo profilo Instagram. Il presidente della Serbia ha fatto gli auguri a Stankovic per il suo nuovo lavoro alla Sampdoria, "con la speranza che possa tornare presto nel suo Paese".

Il Presidente ha pubblicato anche una fotografia in cui riceve da Stankovic una maglia blucerchiata della Sampdoria con il suo nome e il numero 1.

Stankovic, 44 anni, una lunga carriera di calciatore in Italia con le maglie di Lazio e Inter, da allenatore ha cominciato nel 2014 come "secondo" all'Udinese di Andrea Stramaccioni che lo aveva guidato all'Inter, quindi su chiamata di Roberto Mancini torna in nerazzurro come dirigente dal 2015 al 2016, quindi nel marzo 2017 assume l'incarico di consulente del presidente Uefa Aleksandr Ceferin. Torna in panchina nel 2019, per allenare la Stella Rossa di Belgrado, che lascia nello scorso agosto dopo aver mancato la qualificazione ai gironi di Champions. Il 6 ottobre 2022 firma il contratto con la Sampdoria.

Tre partite, nello spazio di una settimana, per rimanere aggrappati al treno salvezza in vista della lunga sosta per il Mondiale in Qatar e nella speranza di poter contare su una svolta decisiva sul fronte societario e nel conseguente e profondo mercato di rafforzamento a gennaio.

E' l'obiettivo della Sampdoria nelle tre sfide, di cui due tra le mura amiche del "Ferraris", che l'attendono sino al 12 di novembre: domenica prossima alle 15 a Marassi contro la Fiorentina, mercoledì 9 novembre alle 20,45 a Torino contro i granata, sabato 12 alle ore 18 di nuovo in casa con il Lecce.

Peraltro, gli ultimi due impegni sono molto, troppo ravvicinati e ci sarebbe di che lamentarsi. 

Dopo ci sarà la pausa e la ripresa il 4 gennaio del 2023 alle 12,30 a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Nel mezzo il ritiro di due settimane in Turchia, dove i blucerchiati disputeranno anche un paio di amichevoli da definire.

Durante la presentazione ufficiale, Stankovic aveva dichiarato di volersi tirare fuori dalla sabbie mobili prima dello stop al campionato. Quanti punti serviranno per scalare al quart'ultimo posto della graduatoria? Probabilmente sei mentre quattro rappresentano l'obiettivo minimo per non rischiare di sprofondare ulteriormente.

Si comincia domenica con la Fiorentina, reduce dalla vittoria al "Picco" contro lo Spezia, risucchiato nel vortice della bassa classifica. Mancherà Verre, squalificato. Sinora Stankovic ha alternato tutti i sistemi di gioco disponibili, tranne la difesa a tre. Vedremo quale sceglierà domenica.

Il k.o. con l'Inter a San Siro ha confermato che Gabbiadini non può più fare l'esterno e che il problema tattico è la coperta coperta, a causa di una squadra costruita male: 21 gol subìti e appena 6 realizzati, una miseria. Mancano gli equilibri.

A Stankovic il compito di trovare la soluzione più adatta per affrontare la formazione di Italiano, le cui quotazioni sono tornate in rialzo dopo un periodo di contestazione.

 

  

 

  

 

Lo Spezia ha perso l'imbattibilità interna per "colpa" del grande ex Vincenzo Italiano, che ha vinto al Picco 2-1 con la Fiorentina. Le Aquile segnano così la peggior partenza in Serie A dei tre campionati fin qui disputati, a 9 punti in classifica in una zona che inizia a diventare piuttosto pericolosa.

Una sconfitta come quella di ieri lascia sempre tanti strascichi e tanto amaro in bocca, tra l'altro già percepibile al termine dei 90 minuti di gara, ma a mente fredda, ogni analisi riportata è sicuramente più lucida e precisa.

La situazione è piuttosto paradossale perché questa squadra scende in campo sempre con le idee chiare e lo ha dimostrato in quasi tutte le partite, compresa quella di ieri contro i Gigliati, dove le Aquile non meritavano assolutamente di perdere la gara. La notazione più assurda è che quasi tutti i giocatori scesi in campo ieri si sono guadagnati la sufficienza: così siamo a parlare di uno Spezia in crescita, ma con una posizione di classifica allarmante.

Comparare lo Spezia di un anno fa con quello attuale probabilmente non serve a nulla, ma analizzando le prestazioni della squadra di Thiago Motta sembra assolutamente incredibile che quest'anno i bianchi abbiano addirittura 2 punti in meno.

Sicuramente, rispetto alla stagione precedente, manca tantissimo il fattore fortuna, con la squadra bianca troppo spesso non aiutata dagli episodi, con tantissimi infortuni in più e punita praticamente sempre alla prima occasione dagli avversari.

Manca però indiscutibilmente anche qualcos'altro, ossia l'esperienza di un collettivo troppo giovane e davvero troppo umorale, che vive di momenti e troppo spesso va a sprazzi, come se si staccasse e riattaccasse la spina di continuo.

La colpa di ciò può essere attribuita in parte anche a Gotti, ma pare veramente inappropriato puntare il dito su un allenatore che probabilmente è l'ultimo dei responsabili in questo caso. D'altronde, se la squadra, come già detto in precedenza, gira ma manca di qualità nei titolari e nelle riserve, l'allenatore non può fare miracoli.

Chi ha la possibilità di intervenire, anche grazie ad un campionato anomalo che vedrà una sosta lunga due mesi, è la società, chiamata a rinforzare una rosa che pecca davvero troppo in molte zone del campo.

Necessario ripartire già dalla prossima trasferta, seppur proibitiva, a San Siro contro il Milan campione d'Italia in carica, in una partita che dovrà per forza di cose segnare un punto di svolta per questo Spezia che, ora più che mai, necessita di supporto e sostegno da parte dei suoi tifosi, linfa vitale per risollevarsi dalle difficoltà.

 

 

LA SPEZIA - Intervenuto ai microfoni nel post Spezia - Fiorentina, il portiere delle Aquile ha analizzato la prestazione e la sconfitta della propria squadra, rimanendo piuttosto positivo sul futuro.

Le sue parole sulla prestazione della squadra:

"Dispiace aver incassato il gol decisivo allo scadere, al termine di una prestazione senza dubbio positiva, in cui abbiamo giocato alla pari con la Fiorentina senza però uscire dal campo con dei punti"

Sul suo inserimento nell'11 di Gotti

"Abbiamo costruito tanto gioco, creato tante occasioni di gol, devo fare i complimenti a Terraciano perché oggi ha parato davvero tutto. Quando si gioca con continuità tutto va nel migliore dei modi, qua mi trovo molto bene, sia col mister che con i compagni".

Sulla lotta salvezza e su una classifica non troppo serena:

"É una sconfitta difficile da digerire, che fa male per come è arrivata, ma comunque l'umore della squadra già domani dovrà risollevarsi. Stiamo lavorando bene, sul campo giochiamo bene, dobbiamo solo passare questo momento in cui ci sta girando male. Forse è mancata un po' di esperienza e su questo dobbiamo lavorare con serenità. Giocando così avremo tante possibilità di salvarci".