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"Nel primo tempo abbiamo giocato approfittando degli errori che commettevano loro, sapevamo sarebbe stata una fase importante per noi. Alla fine dopo il 2-1 potevamo anche pareggiare contro una buona squadra. Ora dobbiamo pensare alla prossima partita". Queste le parole di Thiago Motta dopo la sconfitta con il Verona.

"Il nervosismo nel finale? Non è questione di nervosismo, io ho preso un giallo - dice a Dazn - che non ho capito benissimo, poi l'espulsione di Agudelo per rosso diretto mi è sembrata molto esagerata. Si è vista subito la reazione del calciatore dell'Hellas che quando ha visto il rosso si è alzato subito. A fine gara siamo in due ad aver sbagliato, io per primo, prendere la strada per gli spogliatoi sarebbe la cosa migliore, però abbiamo questa abitudine di salutare l'arbitro e sono andato. Mi ha spiegato l'espulsione ma io gli ho detto che non ero d'accordo".

"Sono cose che succedono, ora - conclude Motta - bisogna pensare alla partita con il Genoa che è la cosa più importante. Abbiamo due giorni per prepararla, la affronteremo nel miglior modo possibile".

LA SPEZIA - Troppo tardiva la reazione dello Spezia che dopo essere andato sotto di due reti con la doppietta di Caprari, accorcia con Erlic nei minuti finali. L'espulsione successiva di Agudelo rende più difficile la rimonta che infatti non arriva. Spezia deludente per gran parte della partita, in particolare non convincono Strelec ed Agudelo, mentre i cambi non portano agli effetti desiderati. Thiago Motta ora è a forte rischio esonero.

Meglio il Verona in avvio, al quarto d'ora occasione per Lasagna che incrocia col sinistro da posizione defilata, pallone che sfila sul secondo palo. Al 17' sugli sviluppi di una punizione, Ceccherini spreca malamente una palla vagante dal limite dell'area. Primo squillo dello Spezia al 22': dai e vai a centrocampo che libera Reca sulla sinistra, Pandur rimane in piedi e blocca il mancino del polacco.

Gigantesca occasione al 32' per l'Hellas Verona: Lazovic penetra in area vincendo un paio di rimpalli, poi prova con il sinistro e centra in pieno la traversa. Ancora il serbo ci prova poco dopo col destro, Provedel con sicurezza blocca. Ci prova lo Spezia poi con Amian senza troppa convinzione, finisce a reti bianche la prima frazione

Nella ripresa sempre meglio il Verona che al 55' ha un'altra occasione con Lasagna: il filtrante di Lazovic trova l'ex Udinese, Provedel chiude con il corpo con il pallone che rimbalza su Lasagna ancora e termina sul fondo. Al 55' il Verona sblocca con Caprari: affondo di Lasagna che serve dall'altra parte Simeone, il rimpallo fa finire il pallone verso l'ex Sampdoria che davanti a Provedel non sbaglia col sinistro.

Reazione Spezia con Bastoni che scappa alla difesa veronese e incrocia col mancino, palla larga. Al minuto 70, raddoppia l'Hellas ancora con Caprari: palla recuperata dal Verona a centrocampo, Lasagna appoggia a Caprari che prende la mira dal limite e trova l'angolo a sinistra di Provedel.

Accorcia le distanze lo Spezia all'85': calcio d'angolo battuto dagli Aquilotti, palla toccata da un giocatore dell'Hellas e poi da Erlic, zuccata vincente che riapre la gara. Un minuto dopo tuttavia lo Spezia rimane in dieci per l'espulsione diretta di Agudelo, che col piede colpisce Depaoli alla schiena. In pieno recupero chance per il Verona di chiudere i giochi, ma Barak chiude troppo il destro e incrocia a lato.

Lo Spezia apre il proprio 2022 con una sconfitta, tra quattro giorni il derby ligure contro il Genoa al Ferraris.

 

GENOVA - Seconda sconfitta su due partite contro il Cagliari per la Sampdoria di Roberto D'Aversa, che va incontro ad una sconfitta pesante che spegne un po' l'entusiasmo esploso dopo l'arrivo di Marco Lanna come nuovo presidente, presente oggi in tribuna al Ferraris. Il tecnico blucerchiato analizza il risultato e non nasconde l'amarezza: "Nel primo tempo, dopo il vantaggio, abbiamo avuto cinque occasioni per aumentare il bottino e in Serie A se hai le possibilità le devi sfruttare. Poi succede che un singolo episodio fa sì che la partita cambi. Complimenti al Cagliari che nel secondo tempo ha avuto più determinazione di portare a casa un risultato positivo"

"Dovevamo essere più bravi a concretizzare le occasioni nel primo tempo. La differenza però l'ha fatta un po' più l'atteggiamento". Avevamo l'opportunità di allontanarci di più dal Cagliari ma abbiamo consegnato sei punti a loro. Oggi abbiamo fatto in modo che gli episodi non venissero dalla nostra parte. Ad inizio girone di ritorno si azzera tutto e quello che conta è la posizione in classifica alla fine".

REGGIO EMILIA - Il Genoa di Shevchenko affronta in trasferta il Sassuolo di Dionisi, orfano di 8 giocatori fra positivi al Covid e infortunati; dall'altra parte i rossoblù hanno recuperato il tecnico, negativo all'ultimo tampone, ma rimangono senza Criscito. Dall'infermeria si rivedono Caicedo e Fares oltre alle new entry Hefti e Ostigard. Lo svizzero viene schierato subito da titolare, in attacco coppia Destro - Ekuban.

Subito pericoloso il Sassuolo con Berardi: trovato bene da Toljan, l'attaccante prova il destro incrociato che sfiora il palo di Sirigu. Il Grifone risponde subito con un'occasione sciupata da Ekuban. Sul corner successivo è proprio Ekuban a servire Destro che, spalle alla porta tocca con il tacco e beffa Consigli per il vantaggio rossoblù.

Tanto palleggio da parte del Sassuolo che fa girare bene il pallone: al 15' spezza il ritmo il tiro di Rogerio che non infastidisce Sirigu. Dopo 30 minuti si vede un Genoa coraggioso ed abile ad interrompere il palleggio avversario: al 33' prova la conclusione dalla distanza Portanova, con Consigli che controlla la traiettoria.

Nella ripresa una super occasione per il Sassuolo con Defrel: Frattesi scarta mandando in confusione il centrocampo rossoblù, imbucata per Defrel che se ne va in velocità eludendo l'intervento di Vanheusden, poi il francese calcia addosso a Sirigu e sulla ribattuta trova solo l'esterno. Il pari nero-verde arriva comunque poco dopo, con il solito Berardi: Raspadori e Badelj combattono in area, la palla arriva al limite dell'are di rigore per Berardi che di sinistro spara in rete. Al 67' è ancora Berardi a spaventare il Genoa con un sinistro forte e preciso.

Il Sassuolo spaventa ancora con Berardi, che raccoglie la palla respinta su corner e al volo sfiora l'eurogol. Al 78' è ancora pressing nero-verde con Defrel che colpisce di testa ma Sirigu blocca sicuro. 

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Harroui, Lopez; Berardi, Raspadori, Kyriakopoulos (dall'82' Muldur); Defrel (dall'87' Samele)

All. Dionisi

GENOA (3-5-2): Sirigu; Vanheusden, Vasquez, Bani; Hefti (dal 64' Fares), Portanova (dall'82' Cassata), Hernani (dal 64' Melegoni), Badelj, Cambiaso; Destro (dal 75' Pandev), Ekuban (dall'82' Caicedo)

All. Shevchenko

Ammoniti - 21' Raspadori, 86' Rogerio, 92' Lopez (S)

GENOVA - La prima partita di Marco Lanna come nuovo presidente blucerchiato è anche la prima sconfitta della Sampdoria nel 2022, che dopo aver trovato il vantaggio targato Gabbiadini - sesto gol consecutivo per lui - subisce la rimonta del Cagliari, rinato nella ripresa con Deiola e Pavoletti. Il Cagliari si conferma bestia nera dei blucerchiati visto che nella prima parte di stagione l'unica vittoria dei sardi era arrivata proprio contro la Samp, alla nona giornata.

Primi dieci minuti di studio tra le due formazioni. Candreva molto attivo prova a cercare il varco giusto per innescare le punte blucerchiate. Poi è il Cagliari che preme di più, pericolosissimo Joao Pedro che strappa la palla a Chabot, Yoshida chiude in angolo. Poi un po' a sorpresa, e alla prima occasione, è la Samp a passare: sugli sviluppi di un calcio d'angolo la palla arriva a Yoshida che appoggia a Gabbiadini, l'attaccante fa partire una botta che non ha lasciato scampo al portiere dei sardi. E' il 19' e la Samp è avanti 1-0. La reazione del Cagliari è praticamente assente e anzi sono i blucerchiati a sfruttare il momento e ad andare vicino al raddoppio. Ci provano prima Caputo e poi Bereszynski ma Cragno è attento. Poi è ancora Gabbiadini a concludere ma la sfera si perde a lato dei secondo palo di poco.

Nella ripresa D'Aversa è costretto ad utilizzare il primo cambio per un infortunio muscolare a Yoshida, che lascia il posto a Dragusin. Il Cagliari un po' frastornato trova il pareggio al 55' con Deiola che, trovato dal filtrante di Marin, prova col destro respinto da Audero, sulla respinta a porta vuota il giocatore dei sardi non può sbagliare.

Molti errori di disimpegno e palleggio da entrambe le parti, dopo il pareggio meglio il Cagliari dal punto di vista del ritmo con la Samp che non riesce a ripartire e muoversi come nel primo tempo. Il Cagliari trova addirittura il raddoppio che vale la rimonta: azione prolungata che si chiude con un campanile dal limite dell'area, Lykogiannis calcia al volo e trova Pavoletti che freddamente buca Audero.

All'82' vicinissimo al 3 a 1 il Cagliari: ennesimo contropiede condotto da Marin, passaggio sulla destra per Joao Pedro che davanti al portiere prova di destro, Audero salva tutto. Nel finale sale la tensione soprattutto in casa Sampdoria, al 90' un innervosito Candreva colpisce Carboni a gioco fermo e viene espulso. Vicino al 3-1 il Cagliari con Faragò, che tutto solo sbaglia davanti ad Audero. All'ultimo secondo, poco prima del fischio finale, Audero salva ancora su Faragò ma non impedisce al Cagliari di trovare la seconda vittoria in campionato.