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La ventinovesima edizione del premio “Lo Sportivo Ligure dell’Anno” va a due grandi protagonisti di Tokyo 2020. Sono infatti Francesco Bocciardo e Viviana Bottaro a succedere nell’albo d’oro alle gemelle Asia e Alice d’Amato, i quali hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento dalle mani dell’assessore allo sport Simona Ferro in occasione dell’annuale cerimonia che si è tenuta oggi pomeriggio presso l’Auditorium Montale del Teatro Carlo Felice.

Un anno strano per lo sport – commenta l’assessore Ferro – Siamo partiti 12 mesi fa con il mondo sportivo chiuso a causa della pandemia e sul punto di implodere, con il serio rischio di perdere una generazione di atleti, di allenatori e molte società sportive. Quando finalmente si è potuto riaprire, è esplosa la primavera dello sport che poi è diventata un’estate memorabile con i successi italiani nelle olimpiadi e nelle paralimpiadi. Abbiamo gioito per i nostri campioni che hanno rappresentato la capacità di resilienza di una regione come quella di un’intera nazione. Oggi è bellissimo per tutti noi poter assegnare un premio che diventa il riconoscimento del nostro territorio ligure ai propri atleti”.

Bocciardo, classe 1994, è reduce da una Paralimpiade fantastica culminata nei successi ottenuti nei 100 e 200 stile libero e nell’argento nella staffetta 4x50 stile libero. L’atleta di Nuotatori Genovesi e Fiamme Oro, già oro a Rio 2016 nei 400 stile libero, vanta nel 2021 anche 4 titoli europei conquistati a Funchal. Il 5 agosto 2021 Bottaro, 34 anni, corona una carriera eccezionale nel karate con il bronzo olimpico vinto nella decisiva sfida contro l’americana Kokumai. Una sfida, sempre per il terzo posto, riproposta anche ai Mondiali di Dubai con lo stesso esito a favore dell’atleta delle Fiamme Oro.

Fra le menzioni speciali, il calciatore genovese Federico Chiesa, ritirata dal padre del calciatore che dall’autunno 2020 è in forza alla Juventus. anche Applausi per il pallavolista genovese Paolo Porro della Power Volley Milano (scuola Colombo Volley Genova), campione mondiale Under 21 e premiato come miglior alzatore del torneo.

Un anno da incorniciare anche per due nuotatori: Alberto Razzetti e Martina Carraro, entrambi finalisti ai Giochi Olimpici di Tokyo, vanno più volte a segno agli Europei. Alberto è argento nei 400 e bronzo nei 200 misti agli assoluti continentali di aprile, oro (200 farfalla), argento (400 misti) e bronzo (200 misti) in vasca corta. Martina è campionessa nei 100 rana in vasca corta dopo il bronzo agli assoluti continentali di aprile.

Menzione speciale per la Pro Recco, vincitrice della Coppa dei Campioni di pallanuoto e per l’alassino Pietro Sibello randista (poi anche stratega) su Luna Rossa, tra Prada Cup e Coppa America.

Nell’occasione, il presidente Coni Liguria Antonio Micillo, unitamente alla sua Giunta e al delegato provinciale Alberto Bennati, hanno consegnato le benemerenze sportive. Stella d’Oro al Merito Sportivo a Danilo Buzzi, Luca Cozzolino, Giuseppe Raiola e Giulia Viacava, stella d’Argento a Gianluca Carbone, Giorgio Conte, Claudio Maggiolo e Adriano Osimani e ad altri 4 sodalizi della provincia di Genova: l’Associazione Genovese Arcieri, il Club Scherma Rapallo, il centro sportivo Marassi Judo e il Gruppo Sportivo Speranza. Infine le Stelle di Bronzo andranno ad Alberto Bennati, Gabriele Dedone, Andrea Fossati, Roberto Francesco Lucchina, Giorgio Malaspina, Alessandro Giovanni Martini e Andrea Pesce.

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Il ko nel derby fa ancora male quanto il fatto che con Shevchenko in panchina il Genoa non ha ancora vinto una partita. Proverà a infrangere questo tabù con la Salernitana al Ferraris in Coppa Italia. Match che si disputa martedì alle 21. Per dimenticare la sconfitta nella stracittadina meglio tornare in campo. Per il tecnico ucraino la possibilità di ritrovare il sorriso dando spazio a chi ha giocato di meno come Melegoni, Portanova e Bani. Ma ci saranno occasioni un po' per tutti. Inoltre Sheva potrà mettere minuti nelle gambe a Destro, Criscito e Kallon che sono recuperati.

Dopo la Salernitana, torna il campionato coi rossoblu impegnati nella trasferta con la Lazio e prima della sosta di Natale ecco l'ultima gara del 2021 con l'Atalanta. Servirebbe al Genoa un colpo per girare ad una quota accettabile per poi giocarsi la volta salvezza coi rinforzi di mercato  promessi. Sheva ha ricevuto la fiducia della proprietà americana e oggettivamente ad un progetto tecnico così ambizioso va dato tempo e anche una squadra migliore di questa. Ma è chiaro che l'attesa è quella di fare un po' di punti dopo aver fallito il derby.

Fali Ramadani, potentissimo procuratore di origini albanesi, risulta indagato, insieme col collaboratore Pietro Chiodi, per reati fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio relative alle commissioni in varie operazioni di compravendita di calciatori. La Guardia di Finanza sta perquisendo le sedi di undici società di calcio di serie A, non indagate. In particolare gli inquirenti puntano i fari sulla cessione di Miralem Pjanic dalla Juve al Barcellona e quella di Federico Chiesa dalla Fiorentina alla Juventus.

Lunedì scorso Ramadani avrebbe dovuto vedere Massimo Ferrero per parlare del possibile arrivo di Dejan Stankovic alla Sampdoria, ma l'appuntamento era saltato per l'arresto dell'ex presidente della Sampdoria.

Al centro della nuova inchiesta milanese sul calciomercato ci sarebbe un presunto sistema attraverso il quale Ramadani e Chiodi sarebbero riusciti a non versare alcuna imposta in Italia sulle mediazioni e sulle commissioni ottenute dalle compravendite dei calciatori da lui rappresentati. Un sistema che, secondo gli inquirenti, si baserebbe su società all'estero e su un meccanismo, dunque, di "esterovestizione societaria". Ramadani ha avuto già avuto guai con il fisco spagnolo ed è finito al centro di indagini dell'autorità giudiziaria spagnola.

Come si legge nel capo di imputazione l'omessa dichiarazione dei redditi commessa nel 2018 e 2019 è il reato presupposto del riciclaggio e autoriciclaggio contestati fino al 2021. Secondo il pm Polizzi, Ramadani, tramite la "stabile organizzazione occulta" operativa in Italia e "attiva nel settore della mediazione sportiva" avrebbe occultato ovvero trasferito i proventi dell'evasione fiscale "su rapporti bancari accesi presso istituti di credito italiani ed esteri a nome di società" di diritto estero a lui ricondibili e con sede a Dublino, Malta, Gran Bretagna e Bulgaria, tra cui Primus Sports Consultancy Limited, Lian Sports Limited, Lanigam Management Ltd e altre.

Si è conclusa nella giornata di domenica la stagione 2021 dell'Orienteering ligure in occasione della Twins Christmas, la gara a coppie di Natale che si è tenuta ai Parchi di Nervi.
 
Si è trattato di una stagione veramente ricca e impegnativa, con ben 12 gare del Torneo Bandiere Arancioni disseminate in tutta la Liguria: da Dolceacqua a Castelnuovo Magra, da Castelvecchio di Rocca Barbena a Santo Stefano d'Aveto, le gare si sono tenute nei territori di tutte e quattro le province. Oltre a queste prove si sono svolte le gare classiche regionali dal Beigua (Campionato Regionale Long) a Capanne di Marcarolo (Campionato Regionale Middle), sconfinando anche nel territorio piemontese.
 
La Twins Christmas di domenica è stata una gara che si è svolta con una formula di staffetta a due, dove i due concorrenti, appartenenti a categorie diverse e a società diverse, hanno percorso in successione entrambi i tracciati di gara, una sorta di “one man relay” a due componenti.
Le staffette a due componenti sono state formate in modo da renderle il più equilibrate possibile, e questa formula, già sperimentata per la Corsa di Natale 2019, in Centro Storico, è piaciuta molto ai concorrenti. Oltre alle staffette dei “grandi” si sono svolte le staffette degli Under 12 che hanno visto gareggiare le “promesse” liguri del nostro sport.
 
Al termine della gara, presso i locali della Soc. Ardita Juventus di Nervi, si sono svolte anche le premiazioni dei Campioni Regionali oltre a quelle del Trofeo Bandiere Arancioni. Una conclusione d’anno in festa e in amicizia, con un brindisi augurale che ha coinvolto tutti i partecipanti, nello spirito di questo sport che ha nel fairplay uno dei suoi elementi fondamentali.
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“Il trust Rosan è stato costituito circa un anno e mezzo fa per segregare la partecipazione di U.C. Sampdoria spa attraverso il controllo delle azioni della stessa e la segregazione serve a costituire una garanzia nei concordati del gruppo Ferrero. Nei due concordati di Farvem e Eleven sono state promesse delle somme a vario titolo che dovrebbero essere versate, ove i due concordati fossero omologati dal Tribunale, entro trenta mesi dalla data dell'omologa. Se i concordati non venissero omologati, la situazione cambierebbe, nel senso che il trustee (ovvero colui che gestisce i beni conferiti nel trust, n.d.r.) non avrebbe più l'obbligo di vendita dell'asset pregiato, ovvero la Sampdoria”. Lo ha spiegato a Primocanale il dottore commercialista Gianluca Vidal, il trustee (potremmo definirlo il custode unico) del trust Rosan che ingloba la società blucerchiata.

Il 15 dicembre è prevista l'adunata dei creditori in merito ai concordati in oggetto e l'ipotesi che, dopo l'arresto di Massimo Ferrero e l'emersione dell'inchiesta portata avanti dalla Procura di Paola su altre aziende della cosiddetta “galassia Ferrero”, i concordati possano essere respinti è concreta. In tal caso quale sarebbe il destino del trust e di conseguenza della Sampdoria?Il trust non si scioglierebbe – ha spiegato Vidal a Primocanale - perché il trustee, se i concordati non fossero appunto approvati, potrebbe proporre nei tempi di legge un concordato fallimentare per la chiusura del fallimento. In sintesi, se il concordato è omologato il trust ha l'obbligo di vendere la Sampdoria entro trenta mesi, o meglio di perfezionare la vendita entro trenta mesi. Nel caso in cui, invece, non ci fosse l'omologa, il trustee non avrebbe quest'obbligo ma avrebbe la facoltà di vendere comunque la Sampdoria per perfezionare dei concordati fallimentari”.

Secondo Vidal, non esiste il rischio che l'inchiesta di Paola possa estendersi anche alla Sampdoria, ecco perché: “Sampdoria è un bene di pregio, le cui azioni hanno un valore e sono detenute dalla Sport Spettacolo Holding a monte della quale c'è il trust Rosan, che non è e non potrà mai essere considerato una distrazione di fondi, perché è solo una segregazione. Tiene i soldi in un fondo vincolato e dopodiché li distribuirà per quanto ha promesso da una parte ovvero per quanto dovrà reintegrare le varie azioni che dovranno essere compiute. Non ho intestato quote, si fa per dire, ad una società cinese che vende e poi i soldi finiscono da un'altra parte. Se l'autorità giudiziaria ritenesse di avere qualcosa da vantare, andrà semmai a rivalersi sulle somme. Ma ad oggi non vedo l'esistenza di prerogative, anche se non conosco la vicenda di Paola. Il trust tra i suoi scopi aveva anche quello di pagare le azioni civili dei fallimenti di Paola, così come gli altri. Il trust è stato fatto prima di questo. Non c'è il rischio di perdere qualcosa per strada, la somme restano vincolate”.

Vidal a Primocanale ha anche spiegato di avere la facoltà di poter gestire il destino della società blucerchiata indipendentemente dalla volontà dei proprietari, ovvero la famiglia Ferrero. “La Sampdoria è un asset – ha concluso Vidal - con somme vincolate in una banca depositaria. Se ci sono soggetti interessati non speculatori, che vogliono subentrare e dare continuità aziendale, la società può essere ceduta e non c'è alcun rischio di revocatoria, proprio per la segregazione in atto. Cercherò di fare un tender ordinario con soggetti internazionali e soggetti quotati attraverso una procedura trasparente e riservata, elemento fondamentale. Un trust in cui il disponente (in questo caso Ferrero, n.d.r.) possa decidere che una cosa accada o non accada non è un trust, che è un soggetto autonomo che può procedere secondo canoni di correttezza e trasparenza senza autorizzazioni della parte disponente”.